Per due anni ha subito in silenzio per paura delle botte, ma poi non ce l’ha più fatta: si è trasferito e ha denunciato i propri aguzzini. Che adesso sono stati condannati dalla Cassazione, in via definitiva, per atti persecutori, cioè stalking. Ed è la prima volta che una sentenza per reati legati al bullismo passa in giudicato.
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Il fatto è avvenuto nell’Istituto professionale “Manfredi Bosco” di Alife (Caserta), dove E.P., fin dal primo anno, era costretto a subire le molestie e le vessazioni di quattro compagni di classe. Per due anni ha cercato di resistere senza ribellarsi né denunciare per paura di aggravare la propria posizione e di prendere altre botte dal branco dei violenti. Quando non ce l’ha più fatta si è trasferito in Piemonte, denunciando tutto alla magistratura. Le indagini hanno fatto il loro corso e, per i quattro bulli, all’epoca dei fatti tutti minorenni, è arrivata la condanna a dieci mesi di reclusione del Tribunale dei minori di Napoli.
Sentenza ora confermata dalla Cassazione, anche se la pena è stata sospesa. (L’Avvenire)