Come in Italia, dove il ministro Fioroni ha creato un numero verde e un decalogo anti-bullismo, anche in Gran Bretagna il governo negli ultimi mesi ha messo nelle condizioni i docenti di intervenire de fronte all’utilizzo sconsiderato di telefonini, telecamere e quant’altro di digitale durante le lezioni: l’ultima indicazione la scorsa settimana, quando gli insegnanti inglesi hanno avuto l’autorizzazione di confiscare i telefoni cellulari degli alunni.
Per il Ministro però non basta. “Le nuove disposizioni – ha spiegato Johnson – permettono agli insegnanti di sequestrare le telecamere usate maliziosamente, ma credo che una più ampia responsabilità sia da imputare ai siti internet che diffondono questo materiale: senza la prospettiva della diffusione online simili sinistre iniziative diventano automaticamente molto meno attraenti”.
I docenti, sempre secondo il ministro, hanno quindi bisogno di ‘alleati’: “la diffusione in rete di abusi del genere ha spinto diversi professori a considerare l’ipotesi di lasciare l’incarico a causa dell’umiliazione che sono stati costretti a subire”.
Da qui la richiesta ai provider di adottare azioni “più decise” per “bloccare o rimuovere dai loro siti video scolastici a contenuto offensivo”.
Il ministro ha, comunque, fatto osservare come internet rimanga un’utile strumento di ricerca, informativo e di comunicazione: è solo una questione di saper scegliere e regolamentare, perché “la tecnologia moderna – ha concluso Johnson – mette comunque a disposizione tutta una serie di nuovi strumenti utili a studenti, insegnati e educazione in genere”.
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