Si tratta di un fatto accaduto a Roma tra gli studenti di una scuola superiore. Una ragazza è stata vittima di insulti, frasi offensive e denigratorie da parte di un compagno di scuola, non solo in presenza, ma anche nella chat Whatsapp di classe e sui social. Il motivo? Per l’aspetto fisico e i tratti somatici. Ciò ha provocato un disagio molto profondo alla giovane che aveva anche deciso di cambiare scuola per poi trovare il coraggio di raccontare alla madre i reali motivi del malessere.
La madre si è recata prima dal dirigente scolastico, ma notando che i comportamenti denigratori non cambiavano, anche dalla polizia per sporgere denuncia. Dopo aver valutato i fatti, il questore di Roma ha firmato un provvedimento di ammonimento nei confronti dell’adolescente. Secondo quanto riporta AgenziaNova, “il giovane bullo convocato negli uffici di polizia accompagnato dalla madre, è stato invitato a riflettere sulla gravità di quanto commesso, a cancellare le chat e i messaggi offensivi sui social network nei confronti della compagna di scuola e a smettere di pubblicare qualsiasi cosa che riguardi la ragazza senza il suo consenso. Supportato dalla madre il ragazzino ha aderito al protocollo Zeus, che gli consentirà di accedere gratuitamente a un ciclo di colloqui psicologici”.