A te…proprio a te…
che hai gli occhi innamorati, le mani sempre impegnate a digitare sulla tastiera, nella testa l’ultimo sballo del sabato sera e tra le dita ancora la canna accesa mista al sapore della birra alla salsedine …
A te…proprio a te…
che domani ti troverai catapultato dall’ombrellone delle spiagge assolate alle mura fredde di un decrepito istituto scolastico, costretto nella prigione di un banco che imbratterai come ribellione o semplice sfogo alla noia sovrana delle ore di lezione …
Dico proprio a te…
Buon anno scolastico!
Ma non ti auguro un anno sereno…
al contrario vorrei un anno violento…capace di metterti in crisi.
SÌ, vorrei proprio che da ogni ora portassi via il sapore del tormento…quello che prova chi ha intuito qualcosa di nuovo, “mostruoso”, che ha fatto una scoperta e freme per realizzarla.
Vorrei che dall’indifferenza passassi alle ferite del sacrificio…quelle che lasciano una traccia sulla pelle e la segnano per trasformare il volto.
Vorrei che la scuola fosse Scuola…
luogo per cresere…stupirti…formarti.
Arrabbiati pure, ogni giorno, coi compagni, coi docenti, con i libri che ti costringono a portare addosso.
Ma quel peso non lo trascinare…
proprio da lì dentro guarda un “oltre” a cui non avevi mai pensato…cosicché possa vedere un orizzonte più grande che partorisce il dialogo, il confronto, lo scontro necessario per trovare una sintesi tra le parti opposte.
Ti auguro un anno scolastico “faticoso” …
Di chi ti fa studiare…e sudare perché vuole allenarti non solo i muscoli come quelli che gonfi in palestra con ore e ore di esercizi ma mira allo sviluppo della tua testa…della tua anima.
Buon anno scolastico di novità…
di utilità…di necessità… di diversità…di bellezza!
Buon anno scolastico poco formale ma di più sostanza… anche erotico…appassionato!
perché aldilà dei numeri che devi collezionare per passare alla classe successiva possa imparare “parole” nuove, scelte dal tuo libero pensiero, improvvisamente più ricco, più critico, più maturo.
Pensa…sempre.
Ama e prova Senti…menti.
Ti auguro un anno scolastico “inquieto” nel senso che ti tiri fuori dalla stasi in cui potresti cadere…quella delle comodità, delle mediocrità, delle banalità omologate.
Vorrei invece che ti mettessi in cammino per andare a destra, sinistra, avanti, indietro, sopra o sotto …
non necessariamente dove ti dico io o il docente di turno.
Ma dove vuoi tu, purché lo abbia scelto. Consapevolmente…e basta.
Buona scuola di vita, di umanità, di errori e di perdono…di civiltà.
Che ti sia necessaria come l’aria che respiri…come ossigeno che ti gonfia i polmoni…
Nutriti pure di ogni ora…
mastica, gusta e seleziona.
Conserva ciò che vuoi.
Il resto buttalo via…
Io ci credo ancora in questa scuola-nutrimento.
Ne ho bisogno, innanzitutto io.
E allora…
Buona scuola a me…
Buona scuola a te…
Buon anno scolastico “diverso” a noi che sogniamo ancora.
Mario Ascione