La Tecnica della Scuola invia gli auguri di Buon Ferragosto a tutti i suoi lettori, in particolare al milione e oltre di dipendenti dell’istruzione pubblica.
Perché gli insegnanti, il personale Ata e i dirigenti scolastici svolgono un lavoro preziosissimo, fondamentale per la formazione dei giovani e per la società tutta.
Negli ultimi anni, anche con l’approvazione della Buona Scuola, gli impegni e le responsabilità professionali si sono moltiplicati. Un esempio per tutti: anche il controllo delle vaccinazioni obbligatorie, che non ha molto a che fare con l’istruzione pubblica, passerà da settembre sulle loro teste.
All’aumento delle responsabilità e dei compiti, però, non è corrisposto un adeguamento stipendiale. Addirittura, nel corso degli anni, gli stipendi di chi opera nella scuola sono scivolati all’ultimo posto tra i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Si parla da tempo di rinnovo del contratto, ma è un dato di fatto che docenti, Ata e dirigenti stanno passando l’ennesima estate con lo stipendio fermo a otto anni fa. E anche gli aumenti, 85 euro lordi medi, non cambieranno molto la sostanza.
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Ci sono poi i tanti problemi da risolvere. A partire dall’alto tasso di precarietà, perché anche quest’anno le supplenze annuali saranno diverse decine di migliaia.
Come permangono sul fronte della mobilità, in pieno svolgimento, che ha ridotto i tempi di svolgimento ma non le polemiche per via delle diverse interpretazioni del contratto sottoscritto dai sindacati. Non dimentichiamo, poi, i troppi dipendenti costretti a rimandare la pensione per via di una riforma che li ha totalmente dimenticati.
Ci fermiamo qui. Non vogliamo tediarvi di considerazioni negative anche in questo giorno di festa. Noi, per quanto possiamo, continueremo comunque a denunciare le ingiustizie e le difficoltà che continuano a riversarsi su chi vive nella scuola.
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