Circa 70 lavoratori della scuola, provenienti da tutta Italia, in rappresentanza dei 4 mila Quota96 bloccati dal voto del Senato, presenti anche un gruppo di precari, hanno partecipato al presidio di protesta contro l’ultimo schiaffo del governo Renzi.
Altri non sono potuti intervenire per i tempi stretti della convocazione.
Al presidio sono intervenuti numerosi parlamentari dell’opposizione (SEL, M5S, LED, Lega), che in quest’ultimo periodo avevano appoggiato l’emendamento bocciato al Senato.
Dalla discussione e’ emerso che la copertura, garantita da Boccia, non era sicura e per questo l’emendamento non poteva essere approvato.
E’ stato approvato l’ennesimo ordine del giorno, su proposta di Di Salvo di LED, che impegna il Governo ad emanare un D.L. che risolva la questione Q96 entro agosto.
I parlamentari solidali con le nostre proteste si sono detti pronti ad appoggiare le nostre iniziative e ad approvare immediatamente un D.L., rimanendo a Roma se necessario.
Dai lavoratori presenti e’ stato chiesto ai parlamentari che ognuno solleciti i ministri competenti ad agire immediatamente affinché procedano speditamente ad emanare le relative circolari.
Sempre dai lavoratori presenti e’ stato proposto che il MIUR emani immediatamente una circolare a tutte le scuole con un modello di domanda di pensione con riserva, rivolto a tutti i Q96, prevedendo anche la possibilità di permanere ancora qualche anno in servizio, conservando il diritto di andare in pensione con le norme prefornero.
E’ stato ribadito il diritto di percepire immediatamente il TFS.
La proposta di compilare la domanda con riserva ha ricevuto l’assenso di Di Salvo e Fedriga, in quanto si potrebbero avere i dati reali di quelli interessati di andare in pensione quest’anno.
Lo stesso Fedriga, incontrando successivamente il ministro Padoan, a cui ha presentato questa proposta, ha riferito che il ministro la ha approvata, in quanto risolverebbe il problema delle incertezze sui numeri dei lavoratori aventi diritto e sulle coperture necessarie.
Dopo il presidio per continuare la mobilitazione e sollecitare pronte risposte, e’ stata formata una delegazione che domani andrà al MIUR per incontrare il ministro Giannini, a cui e’ stato chiesto un incontro, che dia un segnale sulle sue dichiarate intenzioni di affrontare il problema, emanando la circolare sulla domanda di pensione con riserva.
I precari vincitori di concorso, presenti al presidio, sono contrari all’indizione di un nuovo concorso senza che siano assunti tutti coloro che hanno vinto il concorso precedente.
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