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“Buona scuola”, due approcci differenti tra i dirigenti scolastici

Dopo la prima settimana di attività didattiche, preparatorie all’avvio dell’anno scolastico, all’interno delle scuole si sono riscontrati due approcci differenti rispetto alle novità introdotte dalla legge 107 del 13 luglio 2015.

In buona sostanza, dai primi collegi dei docenti e dai primi consigli d’istituto, si è potuto constatare l’esistenza di dirigenti scolastici 107 dipendenti e di dirigenti scolastici 107 cauti.

Chi sono i dirigenti scolastici cosiddetti “107 dipendenti”? Si tratta di capi d’Istituto che hanno adottato, senza pensarci su due volte, la controversa legge della Buona Scuola. Pensiamo a quel dirigente scolastico che già nel primo Collegio dei docenti ha dichiarato di attuare il comma 83 della legge 107. Si tratta dell’individuazione nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica. Ma come pagherà il DS i suoi fidi 15 docenti che lo coadiuvano? Pensiamo anche al Ds che ha già fatto eleggere il comitato valutazione con le nuove regole.

Al Ds che ha già redatto, in tempi record, il piano triennale dell’offerta formativa, al fine di ottenere un congruo e ben definito organico potenziato. Tra i dirigenti scolastici “107 dipendenti”, ci sono anche quelli che pensano che la nomina delle funzioni strumentali sia diventata una prerogativa esclusiva del Ds, ignorando completamente l’art. 33 comma 2 del CCNL 2006/2009.

Poi, invece, esistono i dirigenti scolastici cosiddetti “107 cauti”. Si tratta di Ds che in modo cauto e con grande buon senso, non hanno immediatamente applicato la legge 107/2015. Non hanno nominato il 10 per cento di docenti che li coadiuvano, anche per il fatto di non sapere con certezza con quali fondi retribuirli. Non hanno ancora fatto eleggere il comitato di valutazione, in attesa che venga individuato il membro dell’Usr da aggregare allo stesso comitato di valutazione dei docenti. Ds che continuano a fare eleggere le funzioni strumentali dal Collegio dei docenti.

Tra i Ds “107 cauti” ci sono anche quelli che pensano di avviare già in settembre la contrattazione d’istituto. Si tratta di Ds che stanno discutendo, in seno al collegio dei docenti, l’individuazione dei fabbisogni di posti dell’organico dell’autonomia. Una cosa è assolutamente certa: “tra Ds 107 dipendenti e Ds 107 cauti, esiste una grande incertezza e una grande confusione normativa, dove non si comprende bene quale sia l’atteggiamento giusto da seguire”.

Lucio Ficara

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