Il Movimento 5 Stelle torna sulla volontà di cancellare, se arriverà a formare il Governo, le riforme più importanti degli ultimi anni: c’è anche la contestata Legge 107/15.
A rafforzare il concetto è stato Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, parlando la sera di domenica 18 giugno ad Asti.
“Se dovessimo andare al governo aboliremo la legge Fornero, il Jobs act e la Buona Scuola”, ha detto con convinzione il pentastellato.
{loadposition carta-docente}
“Sono le tre leggi da eliminare. E li si misurerà la nostra coerenza”, ha ribadito Di Maio.
Poi ha preso le distanze dal Partito Democratico. “Ve lo ricordate il centrosinistra che combatteva Berlusconi sulle leggi ad personam? – ha aggiunto il vicepresidente della Camera – Quando poi è andato al governo non le ha abolite, anzi si è comportato ancora peggio facendo leggi ad personam, come quella che ha salvato la banca del padre della Boschi”, ha concluso il grillino.
Insomma, la campagna elettorale è già iniziata. Pure con toni aspri. Con la Scuola, anche stavolta, sempre al centro delle dichiarazioni dei leader di partito.
{loadposition facebook}
Continua a dividere l’emendamento al disegno di legge sulla Manovra 2025 proposto dal deputato FdI…
Prosegue, con qualche novità, la vicenda del professor Christian Raimo, l’insegnante romano sospeso per tre…
Salve, sono un docente di sostegno, di ruolo nella scuola secondaria e desidero far conoscere…
Pubblicare le graduatorie dei candidati docenti risultati idonei ai concorsi, ammetterli a frequentare il corso…
A volte capita, soprattutto per le festività natalizie, ma anche per altre particolari ricorrenze, che…
La Corte costituzionale si è espressa sulla questione di legittimità costituzionale della legge n. 86…