Su iniziativa di Indire, il 7 novembre con il progetto “Piccole scuole crescono” si concretizza la rete nazionale delle piccole scuole che operano in territori di montagna e nelle isole minori. Inoltre, l’istituto per ampliare l’ambiente sociale e di apprendimento delle piccole scuole propone due nuovi modelli didattici specifici per questi istituti.
Il tema riguarda almeno 900mila studenti di 1400 scuole di comuni montani e isole minori. “In queste aree geografiche del paese – dichiara Giusy Cannella, ricercatrice di Indire – è importante fare rete non solo tra le scuole ma anche tra scuola e gli enti locali e le istituzioni in modo tale che ciascuno per il proprio ruolo aiuti a trasformare l’isolamento da ostacolo in risorsa”.
Indire dà il suo contributo organizzando la rete nazionale “Piccole scuole crescono”, un network aperto a tutti gli istituti interessati a introdurre formule didattiche innovative che possano fronteggiare i ricorrenti problemi delle scuole isolate: difficoltà logistiche; dimensionamento delle strutture; aumento delle pluriclassi; difficoltà di assegnazione dell’organico ed elevato turn-over del personale docente, con conseguente interruzione della continuità didattica; assenza di adeguate attrezzature informatiche/telematiche. Su questo fronte, l’attività di ricerca avviata da Indire nell’ambito della didattica a distanza ha portato all’elaborazione di due nuovi modelli, uno specifico sulla “didattica condivisa” e uno orientato sull’“ambiente di apprendimento allargato”.
Sul sito www.indire.it sono disponibili tutti i dettagli del progetto “Piccole scuole crescono” con le informazioni, i contatti e il modulo di adesione. Inoltre, domani venerdì 7 alle ore 14:00 e sabato 8 novembre alle ore 9:00, nel quartiere Fieristico di Genova, è in programma il workshop di formazione “Piccole Scuole Crescono”, rivolto ai docenti degli istituti interessati. L’incontro intende formalizzare la “Rete italiana delle piccole scuole”, individuare il modello adeguato per ciascuna tipologia di istituto, formare i docenti, definire gli step operativi per avviare la sperimentazione, approfondire le caratteristiche dei due modelli didattici.
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