Politica scolastica

Buona Scuola, non si parla più di cancellare quell’obbrobrio ma di migliorarlo

La Tecnica della Scuola aveva fatto osservare, prima di tutti, il cambiamento in corsa del M5S sulle azioni legislative da attuare sulla Buona Scuola, la contestata riforma Renzi-Giannini: dopo avere parlato per mesi dell’esigenza di “smantellarla”, da qualche settimana, con la pubblicazione del contratto di Governo sottoscritto con la Lega, è subentrata la volontà di “superarla”.

Ora prevale la prudenza

Il nuovo parametro di azione, decisamente meno energica e radicale, è stata ribadita dalla Lega. La quale in campagna elettorale non era stata meno tenera verso le L.107/15.

L’11 giugno, il neo ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, su precisa richiesta dei cronisti, ha detto: “ci stiamo organizzando per verificare gli aspetti che consentiranno di migliorare la scuola. Questo è un periodo di stasi dal punto di vista didattico, ne approfittiamo per essere pronti a settembre”.

Insomma, di stravolgimenti o cancellazioni non ne parla nemmeno il nuovo primo “inquilino” del palazzo bianco di Viale Trastevere. Anzi, ora prevale una linea all’insegna dell’estrema prudenza.

Fratoianni (Sinistra Italiana): è finita la campagna elettorale…

Il cambiamento di linea non è sfuggito ai partiti d’opposizione. Stavolta, a parlare è Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana: “Il nuovo Ministro dell’Istruzione Bussetti dice che ‘miglioreranno la Buona Scuola’. Capito? Finita la campagna elettorale non si parla più di cancellare quell’obbrobrio ma di migliorarlo, con tanti saluti a centinaia di migliaia di docenti, alunni e famiglie che si erano impegnati contro la pessima riforma della scuola firmata da Confindustria”.

“E poi – prosegue Fratoianni – Bussetti si chiede come mai chiudano le scuole paritarie, preludendo quindi a possibili nuovi finanziamenti. Gentile ministro Bussetti la vera e prima domanda da farsi è come impedire che le scuole pubbliche crollino sulla testa dei ragazzi…”, conclude l’esponente della sinistra.

Alessandro Giuliani

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