La Buona Scuola? Ne parleremo con il ministro e vedremo quali sono le priorità. Lo ha detto il neo sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano colloquio con i giornalisti all’uscita da Palazzo Chigi, dopo il giuramento per l’incarico ricevuto.
Il sottosegretario pugliese, quindi, ha fatto probabilmente intendere che bisognerà decidere da dove cominciare a mettere le mani alla Legge 107/15. Da dove, insomma, partire per modificarla pesantemente. Ed è questo che si attendono moltissimi insegnanti e Ata, probabilmente anche molti dirigenti scolastici, che Giuliano conosce molto bene trattandosi di colleghi. Le aspettative sono confermate anche dai commenti social all’approdo di Giuliano all’interno del Governo, seppure andando a ricoprire una carica decisamente inferiore a quella indicata dal M5S, che lo avrebbe voluto ministro dell’Istruzione.
Del resto il 1° marzo scorso, tre giorni prima delle elezioni politiche che hanno portato il Movimento 5 Stelle a diventare di gran lunga il primo partito del Paese, l’allora dirigente scolastico Salvatore Giuliano si esprimeva in modo inequivocabile: “Buona Scuola? Tutta da buttare e da riscrivere da capo. Alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre. Ci tengo a far sapere inoltre che mi sono dimesso dal sindacato ANP il giorno successivo alla dichiarazione avvenuta in un convegno, dove ANP utilizzava il termine “docente contrastivo” con riferimento ai docenti contrari alla buona scuola. La Buona Scuola è un provvedimento disastroso, che ha distrutto la vita di migliaia di insegnanti”.
Con quelle parole, il preside del Majorana di Brindisi spazzò via anche le nuvole che si erano addensate sulla sua testa, dopo che sul web era diventato “virale” in poche ore un video nel quale inneggiava alla Buona Scuola, oltre che le dichiarazioni dell’ex premier Matteo Renzi che sottolineavano il suo ruolo attivo nella stesura della Buona Scuola.
Durante l’incontro con i cronisti, Giuliano si è soffermato soprattutto sull’approccio che metterà nel condurre il nuovo prestigioso incarico: “Ci metteremo la passione che ci ha sempre contraddistinto, bisogna dare serenità alla scuola, questo è l’obiettivo”.
Poi, ha concluso: “Con la serenità si possono costruire tante cose, noi lavoriamo sulle persone e con le persone”.
Quelle di Giuliano sono parole sagge. Ora, però, il nuovo sottosegretario all’Istruzione è atteso alla prova più difficile: quella dei fatti.
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