Il rinnovo del contratto scuola 2019-2021, già scaduto da quattro anni, non dovrebbe prevedere buoni pasto per docenti e personale Ata. Si prevede anche fino a 3000 euro di arretrati, un aumento dello stipendio di circa 100 euro lordi al mese, ma non è prevista la carta elettronica che carica i buoni pasto.
Cosa sono i buoni pasto
I buoni pasto, o anche chiamati Ticket Restaurant, sono un titolo di pagamento dal valore predeterminato, un buono ha il valore di € 8, ormai questi titoli sono sempre più inseriti in carte elettronicohe e sempre meno cartacei.
I dipendenti, anche quelli pubblici, possono utilizzare i propri ticket presso esercizi commerciali convenzionati, che a loro volta si rivolgono alle società emettitrici per ottenere il rimborso.
I buoni pasto sono regolati dall’art.4 del Decreto n.122 del 7 giugno 2017.
Buoni pasto negati ai prof e agli Ata
A causa dell’articolazione dell’orario di servizio dei docenti, ma anche del personale Ata, è stato deciso, ormai da anni, che a queste categorie debba essere negato ogni tipologia di buono pasto. Nonostante il personale Ata molto spesso fa turni che sono a cavallo tra la mattina e il pomeriggio, ma anche i docenti si trovano a fare rientri pomeridiani e comunque svolgono un servizio che si sviluppa in attività individuali e funzionali all’insegnamento da svolgere in aggiunta alle ore di lezione, il buono pasto viene negato dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Anche nel CCNL scuola 2019-2021 che si sta discutendo in queste settimane non dovrebbe essere previsto nessun inserimento di buono pasto elettronico, semmai potrebbe essere prevista la decurtazione della carta docente che per adesso rimane ferma a 500 euro per anno scolastico.