Buoni pasto per il personale della scuola, qualcosa si muove: come riporta l’agenzia di stampa Agenparl, è stato approvato un ordine del giorno alla Camera firmato Lega che prevede l’erogazione di buoni pasto al personale Ata.
Ad annunciarlo la deputata della Lega Giovanna Miele, componente della commissione Cultura e Istruzione: “Il Governo ha accolto la richiesta della Lega affinché si intraprendano tutte le azioni per garantire il diritto al buono pasto sostitutivo del servizio mensa anche al personale ATA. Fino ad oggi, la scuola rimane l’unico ente dove ancora non viene garantito questo servizio, nonostante il CCNL lo preveda per tutto il personale della pubblica amministrazione e recenti ordinanze della Corte di Cassazione si siano espresse a favore di questa misura”.
“Un gap che crediamo vada colmato per eliminare una restrizione ingiusta e illegittima nei confronti di chi ogni giorno presta un’attività preziosa al servizio dei nostri ragazzi, affinché vengano formati giovani cittadini. Ringrazio il Governo che mai come oggi ha messo al centro delle sue politiche la scuola italiana, prendendo un ulteriore impegno a valorizzare ulteriormente i suoi operatori, incluso il personale amministrativo che svolge un ruolo fondamentale di raccordo tra corpo docente, famiglie e studenti. Riconoscere anche al personale ATA, che va considerato alla stregua di qualunque altra istituzione, il buono pasto sostitutivo del servizio mensa significa garantire una fonte di welfare importante che punta a migliorare la vita e il benessere dei nostri lavoratori. Un benefit che non può essere precluso ai nostri docenti e al personale scolastico”, ha concluso.
Quello dei buoni pasto è un argomento spesso sollevato da molti sindacati. Ad esempio, Csle, in occasione dello sciopero maggio ha chiesto proprio il riconoscimento di questo benefit.
Anief da tempo si batte per questo. Il sindacato guidato da Marcello Pacifico “concorda in pieno sul fatto che il riconoscimento dei buoni pasto per il personale ATA costituisce un’importante misura di welfare, volta a migliorare le condizioni di lavoro e il benessere del personale della scuola. Ancora di più perché si tratta di lavoratori che solo negli ultimi 12 anni hanno perso 6 mila a seguito dei contratti inadeguati, come anche segnalato pochi giorni fa dall’ultimo Rapporto Aran sugli stipendi della PA”.
“Il sindacato crede molto in questa battaglia – dice Pacifico, presidente nazionale Anief – e secondo noi sarebbe importante introdurre dei buoni pasto pari a circa 12-13 euro al giorno. Gli stipendi dei lavoratori della scuola risultano decisamente bassi. Chi lavora a scuola non vale meno di chi lavora nei Ministeri. Faremo di tutto per arrivare anche all’assegnazione dei buoni pasto anche per il personale della scuola”.
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