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Buoni scuola, per una “libera scelta educativa”

La scuola è diventata, per le famiglie italiane, un vero e proprio investimento. L’istruzione dei figli è una priorità assoluta inserita tra le prime tre voci di spesa per cui vale la pena spendere i risparmi della famiglia; seconda solo alla casa. Infatti, il 53 per cento dei genitori è disposto a spendere di più perché il figlio possa studiare su libri aggiornati e frequentare una scuola di qualità. Per garantire il diritto allo studio, Stato, regioni e Comuni provvedono ad erogare sussidi e buoni scuola, soprattutto alle famiglie meno abbienti, per favorire "la libera scelta formativa". Sono quattro, infatti, le "provvidenze" erogate in tal senso: il buono scuola regionale, la borsa di studio statale, il buono libri, il contributo per i trasporti gratuiti. La regione Piemonte ha già provveduto ad emanare la legge a garanzia "della libera scelta educativa" erogando buoni scuola per 18,5 milioni euro per l’anno scolastico 2003/2004, relativi al rimborso spese a seguito dell’iscrizione e la frequenza alle scuole statali e non statali.
Le richieste dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2003. Le altre regioni non hanno ancora provveduto ad emanare i provvedimenti per l’a.s. 2003/2004 così come hanno fatto per l’anno scorso. La regione Sicilia, invece, col Decreto presidenziale, emanato il 21 maggio 2003, stabilisce la data di scadenza per richiedere il buono scuola al 31 luglio di ogni anno. La Lombardia, che aveva fissato per il 4 aprile 2003 la scadenza per richiedere il rimborso per le spese sostenute nell’a.s. 2002/2003, non ha ancora emanato le nuove disposizioni relative all’a.s. 2003/2004. Si consiglia, dunque, a tutti gli interessati, di seguire, soprattutto via Internet, o rivolgendosi alle competenti segreterie scolastiche, le eventuali comunicazioni e provvedimenti che via via saranno resi noti. Ricordiamo che le spese ammissibili ai fini dell’assegnazione del buono scuola sono identificate in tasse di immatricolazione e/o iscrizione (sia nelle scuole statali che paritarie), tasse di frequenza, tassa d’esami, tasse di diploma, rette e/o spese di frequenza e altre spese connesse alla frequenza scolastica.

Alfio Patti

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