‘Buono scuola’, in Lombardia non sarà più legato solo al reddito

Il prossimo anno scolastico in Lombardia l’ottenimento del ‘buono scuola’ non sarà più legato solo al reddito e al patrimonio, ma anche all’eventuale numero di figli minori, di anziani non autosufficienti e di disabili a carico del nucleo famigliare. Ed inciderà anche se la famiglia dovesse essere monogenitoriale.Le novità sono state decise, in via sperimentale, solo per alcuni Comuni ma la Giunta ha deliberato che una prima applicazione riguarda tutto il territorio regionale.
I componenti della giunta lombarda hanno spiegato che, il “Fattore famiglia”, così è stato chiamato il progetto (valido anche per accedere ai servizi sociali e sanitari), punta ad allargare la fascia di utenti che usufruiranno del contributo regionale per chi sceglie l’iscrizione in istituti non statali: è stato stimato che i nuovi parametri, introdotti attraverso una nuova tabella di coefficienti, permetteranno di far ridurre l’Isee (Indicatore Socio Economico Equivalente) utile all’accesso ail buono scuola a ben 8mila famiglie. Con il risultato che il numero dei beneficiari passerà da 52mila a 60mila.
Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, le novità "confermano e esaltano l’attenzione che la Regione Lombardia dà alla famiglia e alle sue specificità, spingendoci a dare a ciascuno la sua risposta. La famiglia rimane l’elemento fondamentale anche per superare la crisi economica".
L’assessore regionale alla famiglia, Giulio Boscagli, ha detto che la sperimentazione del "Fattore Famiglia" costerà 1,5 milioni di euro. "In questo periodo particolare – ha sottolineato – chiediamo qualcosa di più a chi ha un reddito più alto e meno a chi fa fatica".
Ad apprezzare la scelta del progetto sono state soprattutto le associazioni delle scuole cattoliche e non statali: alcuni di loro, attraverso un documento congiunto, hanno detto di apprezzare e condividere “la nuova modalità introdotta del ‘fattore famiglia’” perchè “tiene conto e valorizza la composizione e la situazione del nucleo familiare di appartenenza”. Le associazioni, inoltre, dopo aver inviato un “augurio di buon lavoro e un incoraggiamento anche al nuovo assessore, Valentina Aprea, affinché prosegua in questo solco”, hanno detto di apprezzare il fatto “che nell’integrazione al reddito per le scuole paritarie sia stata prevista l’introduzione di 4 fasce rispetto all’attuale fascia unica”. Una soluzione, questa, che secondo le organizzazioni in difesa delle scuole cattoliche e non statali garantirebbe “un ulteriore e più equo sussidio alle famiglie meno abbienti”.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Flc Cgil annuncia terzo presidio (26 novembre) in vista dello sciopero del 29 contro la legge di bilancio

La Flc Cgil annuncia il terzo presidio, il 26 novembre, in vista dello sciopero di…

23/11/2024

Landini sbotta sulla scuola: lo sciopero del 29 novembre per salari bassi, troppi precari e docenti intimiditi – VIDEO IN ESCLUSIVA

Invece di investire sulla scuola, questo Governo pensa a tagliare sul personale e non solo:…

23/11/2024

Valutazione alunni primaria: allo schema di OM non mancano critiche, anche sindacali; ma c’è chi dice che le scuole potranno ricorrere alla propria autonomia

Sullo schema di Ordinanza Ministeriale in materia di valutazione degli alunni della scuola primaria sul…

23/11/2024

A Roma scuole al gelo, guasti ai riscaldamenti negli istituti di tutta la città

Continuano i disagi nelle scuole di Roma. Dal 15 novembre, giorno previsto dall’ordinanza del sindaco…

23/11/2024

Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati in difesa dei docenti…

23/11/2024

Gite scolastiche, effimere illusioni per gli studenti, prezzi sempre più alti e meno accompagnatori disponibili

Sempre meno studenti in gita scolastica rispetto al passato, colpa dell’aumento dei prezzi che ha…

23/11/2024