Il burnout tra i docenti è comune, ma prevenibile. Può avere molte cause, spesso legate a un insieme di fattori che si accumulano nel tempo. Uno dei principali è il carico di lavoro eccessivo: tra le ore di lezione, la preparazione del materiale didattico, le correzioni e gli adempimenti burocratici, il tempo sembra non bastare mai. VAI AL CORSO
La pandemia, l’eccesso di burocrazia, i carichi di lavoro, le scadenze, le aggressioni dei genitori (verbali o fisiche), gli allievi difficili, la precarietà del lavoro, gli spostamenti territoriali quotidiani, i colleghi con cui interagire è complicato, tutti questi fattori contribuiscono a bruciare le riserve energetiche di un insegnante e fanno provare sintomi quali esaurimento emozionale, depersonalizzazione, ridotte capacità professionali, malessere fisico.
Lo stress, insomma è una risposta a stimoli esterni a cui ci adattiamo e sembra piuttosto evidente che un insegnante sia quasi inevitabilmente portato a stressarsi.
Quali motivi possono scatenarlo?
Ma quali sono gli stimoli potenzialmente stressanti? A dire la verità sono davvero molti: ed altro ancora che ciascuno saprà aggiungere.
Ecco alcuni fattori molto comuni:
- percorso di carriera inadeguato;
- continuo susseguirsi di riforme scolastiche;
- classi numerose;
- situazione di precariato;
- rapporto con studenti/alunni e genitori lungo, protratto nel tempo ed estenuante;
- confronto con stile di vita sempre più multietnico e multiculturale per l’aumento del numero degli studenti extracomunitari;
- aumento del numero di alunni disabili nelle classi;
- delega educativa da parte della famiglia;
- conflittualità tra colleghi;
- livellamento del ruolo degli studenti rispetto a quello dei docenti;
- passaggio dall’individualismo al lavoro di equipe;
- inadeguato ruolo istituzionale riconosciuto alla professione e sua svalutazione in favore del successo e del guadagno;
- carichi di lavoro eccessivi;
- risorse didattiche inadeguate;
- frequenza delle riunioni inadeguata.
Stress scuola: cosa fare?
Il docente dovrebbe pertanto imparare a “difendersi” da tutto ciò che possa metterlo in difficoltà e portarlo ad una situazione di stress incontrollato. Nello specifico, l’insegnante dovrebbe arrivare a comprendere:
- l’autocoscienza intesa come conoscenza di sé, del proprio carattere, dei propri punti forti e deboli, della propria attuale abilità di comprensione dello stress, prerequisito indispensabile per una comunicazione efficace, per relazioni interpersonali positive e per la comprensione empatica degli altri.
- la gestione delle emozioni, intesa come capacità di riconoscere le emozioni in sé stessi e negli altri e consapevolezza di come le emozioni influenzano il comportamento e capacità di gestione delle stesse.
- la gestione dello stress intesa come competenza nel riconoscere le cause di tensione e di stress della vita quotidiana e nel controllarle, sia tramite cambiamenti nell’ambiente o nello stile di vita, nonché la capacità di rilassarsi e gestire le tensioni (OMS, 1993).
Il corso
Su questi argomenti il corso Strategie per prevenire e gestire lo stress a scuola, in programma dall’11 dicembre, a cura di Claudia Matini.
I corsi della Tecnica della Scuola
Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:
WEBINAR
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CORSI PER LE SCUOLE
CORSI DI PREPARAZIONE AI CONCORSI
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I corsi del momento
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Sostegno: corso intensivo per docenti incaricati senza titolo
Dop: strategie di intervento in classe
Progettare Uda col supporto dell’IA generativa
Dalle disabilità intellettive agli alunni iperdotati
Metodologie e tecniche innovative nella gestione della classe
Come affrontare la prova orale del concorso Ds
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