Estero

Bus scolastici troppo cari: a rischio il diritto allo studio. Il caso in Regno Unito

L’innalzamento generale dei costi del settore scolastico nel Regno Unito, in stato patologico cronico relativamente al ricambio prima generazionale e poi esecutivo del personale, scioperi di quest’ultimo ed accordi sindacali difficilmente raggiungibili in termini di adeguamento salariale, prezzi per il mantenimento delle attività scolastiche ed extra-curriculari, senza escludere i servizi aggiuntivi, troppo elevati per le famiglie, risulta essere una delle principali cause dell’aumento del fenomeno dispersivo nel regno Unito. La chiusura dei plessi scolastici, in relazione all’assenza dei fondi per il mantenimento degli stessi, porta gli studenti ad un’esagerata mobilità: costretti a viaggiare talvolta per oltre 40 chilometri dal proprio domicilio, i più piccoli necessitano di un trasporto scolastico aggiuntivo con educatore al seguito, servizio che diviene sempre più costoso per la manutenzione dei veicoli ed i determinanti aumenti dei prezzi delle materie prime propri del fenomeno inflazionario. Alcune famiglie, dunque impossibilitate a permettersi tale servizio, affidano gli studenti al trasporto pubblico locale, spesso non in linea con le aspettative: la presenza di ritardi nell’ora di punta spesso impedisce ai malcapitati la possibilità di prendere parte alle lezioni come previsto. Si tratta, ancora una volta, di un servizio strategico il quale se non mantenuto rischia di compromettere il diritto allo studio per chi logisticamente ed economicamente risulta svantaggiato o peggio affetto da disabilità motorie.

Costi e limiti del servizi

Secondo le autorità locali, l’aumento vertiginoso dei costi del trasporto scolastico per i bambini con bisogni educativi speciali e della scuola primaria e dell’infanzia sta spingendo i comuni anglosassone a disporre dei tagli sempre più feroci circa l’erogazione di tale servizio di trasporto. La County Council Network (CCN), che rappresenta principalmente le autorità locali rurali in Inghilterra, afferma che i suoi 37 membri amministrativi – consistenti in distretti rurali e relativi comuni e città circondario – spendono più di 700 milioni di sterline all’anno per il trasporto scolastico di 85.000 bambini con bisogni educativi speciali e disabilità e milioni di studenti della scuola primaria, rispetto a meno di 400 milioni di sterline cinque anni fa. I comuni hanno attribuito il forte aumento dei costi di gestione e dell’assenza di lavoratori specializzati e relativi contratti d’impiego per i lavoratori specializzati del settore. Un rapporto della rete dei Comuni prevede che la spesa per i trasporti per bisogni speciali potrebbe triplicare entro un decennio, fino a superare 1,1 miliardi di sterline entro il 2027. 

Quali le prospettive per gli alunni con disabilità?

Il crescente numero di bambini con bisogni educatici speciali, con disturbi specifici o disabilità motoria ha comportato un sensibile aumento dei volumi di esigenza in termini di organizzazione dei viaggi individuali, tanto che 31.500 studenti viaggiano ora in taxi o in auto, mentre 31.900 vengono trasportati in minibus all’interno delle 37 aree prese in esame, comprese contee rurali come Cumberland, Devon e Norfolk. La CCN, nel relativo rapporto, ha affermato che le pressioni sui costi stanno contribuendo a un deficit in termini di tagli al settore scolastico totale previsto di 4 miliardi di sterline nei prossimi tre anni, con un comune su 10 “incerto o non fiducioso” di poter evitare le limitazioni al servizio di trasporto scolastico. Il consiglio dell’Hampshire, che ha affermato di trovarsi di fronte a un “tracollo finanziario”, ha descritto il trasporto scolastico per bisogni speciali come “attualmente l’area di rischio finanziario più significativa” che ha dovuto affrontare, con una spesa in eccesso di 9 milioni di sterline sul suo budget interno. In Italia il servizio scuolabus ha subito un’impennata dei costi per le famiglie non indifferenti: dalla media dei 17 Euro mensili del 2011 si + passati ai 35 de 2022 (ultimi dati attualmente disponibili). Il servizio è dedicato sia agli studenti della scuola materna, elementare e media (dai 3 ai 14 anni) e a studenti affetti da disabilità motorie; in tal caso si dispone di un veicolo tecnologicamente accessoriato con passerella automatica per le sedie a rotelle e strumenti salvavita a bordo (previsti e sostituiti da un kit di pronto soccorso nei normali scuolabus). 

Andrea Maggi

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