Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti oggi sarà al Quirinale, a partire dalle 11, per celebrare il Giorno del Ricordo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In occasione dell’evento, ha dichiarato: “Per troppo tempo gli eccidi delle foibe e l’esodo degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati sono stati dimenticati, ‘negati’. È un dovere civile e morale conservare quegli avvenimenti nella nostra memoria collettiva, in nome della verità storica e della giustizia per il nostro Paese. Si tratta di una vicenda particolarmente dolorosa e cruenta del Novecento. Migliaia di persone furono uccise in quanto italiane, senza colpa. Per lo stesso motivo, centinaia di migliaia di uomini e di donne hanno dovuto abbandonare quelle terre e tutto quello che avevano per rifugiarsi all’interno dei nuovi confini nazionali. Una catastrofe. Cancellare o minimizzare questa vicenda storica significa oltraggiare nuovamente le vittime di allora e i loro discendenti. Per questo motivo abbiamo inviato una circolare a tutti gli istituti scolastici del Paese per promuovere l’organizzazione di iniziative di approfondimento anche attraverso la collaborazione con le Associazioni degli esuli”.
La circolare viene diffusa in occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 2004, per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e di tutti gli Istriani, i Fiumani e i Dalmati costretti all’esodo nel secondo dopoguerra.
Durante l’evento di oggi, il Presidente Mattarella, il Ministro Bussetti e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, premieranno i vincitori del Concorso nazionale “Fiume e l’Adriatico orientale. Identità, culture, autonomia e nuovi confini nel panorama europeo alla fine della Prima guerra mondiale”, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Quindi il ministro ha continuato: “A scuola ogni ragazzo vive in prima persona la volontà di conoscenza che è l’essenza più propria dell’uomo. È nello spirito critico che si costituisce la possibilità della libertà e della democrazia. Sono un cultore dell’autonomia scolastica. E nel pieno rispetto delle prerogative di docenti e dirigenti scolastici, mi auguro che si possa offrire agli studenti un adeguato approfondimento di questa dolorosa pagina della storia italiana. I nostri giovani potranno trarre utili insegnamenti per sviluppare un’autentica cultura del rispetto”.
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