“Con l’accordo sindacale, siglato oggi presso gli Uffici del MIUR, già dal prossimo anno scolastico si elimina, così come preannunciato in questi giorni, l’istituto della cosiddetta chiamata diretta dei docenti. In attesa dell’intervento legislativo di definitiva abrogazione, che è mia intenzione proporre nel primo provvedimento utile, con l’accordo sindacale di oggi si dà attuazione a una precisa previsione del contratto del governo del cambiamento, sostituendo la chiamata diretta, connotata da eccessiva discrezionalità e da profili di inefficienza, con criteri trasparenti e obiettivi di mobilità ed assegnazione dei docenti dagli uffici territoriali agli istituti scolastici”, così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.
È stato sottoscritto oggi, 26 giugno, al MIUR il CCNI per l’assegnazione del personale docente dall’ambito alla Scuola. Si archivia così la “chiamata diretta” dei docenti. L’accordo prevede che le operazioni avvengano attraverso una procedura trasparente e oggettiva gestita dagli Uffici scolastici territoriali.
Ancora una volta attraverso la contrattazione si pone rimedio, come già avvenuto ieri sulla distribuzione delle risorse per la valorizzazione professionale dei docenti, ad alcune delle più evidenti criticità della legge 107/2015, superando una modalità inutilmente farraginosa che già per effetto dei contratti sulla mobilità era stata resa del tutto residuale. Lo consideriamo un risultato importante in termini di oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure con cui viene gestito un aspetto delicato e importante del rapporto di lavoro come quello dell’attribuzione della sede di servizio.
La trattativa continua per portare a casa un buon contratto sulla mobilità annuale.
Come riportato dalla Tecnica della Scuola, l’inserimento scuola su Polis dovrebbe avvenire dal 28/6 al 5/7 per il primo ciclo, dal 13/7 al 23/7 per il secondo ciclo.
Invece, per quanto riguarda la pubblicazione delle assegnazioni da parte degli uffici, queste si svolgeranno dal 9/7 al 13/7 per il primo ciclo e dal 24/7 al 27/7 secondo ciclo.
Bisogna evidenziare che le assegnazioni seguiranno il seguente ordine: prima i lavoratori che fruiscono delle precedenze, poi a seguire tutti gli altri.
In realtà, in base a come sono andati i flussi di mobilità degli anni precedenti, a quanto pare il meccanismo della chiamata diretta non è piaciuto nemmeno ai presidi. Ad esempio, nel 2017, sono stati quasi il 50% i dirigenti che hanno scelto di rifugiarsi nell’assegnazione d’ufficio e bypassare la chiamata per competenze. Il motivo sembra essere più di natura pratica che ideologica: “La procedura è troppo laboriosa e si scontra con le scadenze fissate dal Miur, dichiarava lo scorso settembre il presidente Ezio Delfino, dell’associazione dei dirigenti scolastici Disal. Il rischio di vedersi recapitare ricorsi e accessi agli atti è dietro l’angolo. E non c’è nemmeno la certezza di veder arrivare l’insegnante prescelto, visto che un docente se riceve più offerte può andare dove vuole. La verità è che il gioco non vale la candela”.
La burocrazia eccessiva e la mole di lavoro delle segreterie hanno comunque scoraggiato i presidi nell’uso della chiamata diretta, specie quelli del centro e del Sud. Più utilizzata dai presidi del Nord, che tramite questo strumento hanno potuto assegnare facilmente cattedre lo scorso anno.
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