Il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti
Dalla questione dell’edilizia scolastica fino a quella dei vaccini passando per i diplomati magistrale e l’emergenza dirigenti scolastici e personale Ata.
Sono tanti i temi raccontati dal ministro Marco Bussetti nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa: “Lavoro per una partenza ordinata. È un obiettivo serio e concreto, ma complesso. E va detto con chiarezza che si svolge in condizioni molto difficili, che ereditiamo dal passato. La situazione delle scuole senza un dirigente – abbiamo oltre 1.700 reggenze – è frutto di sette anni senza concorsi. Si potevano bandire prima”.
CATTEDRE VUOTE – “Le carenze di insegnanti in alcune classi di concorso e sul sostegno sono l’eredità di gestioni miopi e di decisioni prese a rilento. Il sistema scolastico nazionale negli ultimi decenni è stato caratterizzato da un precariato storico endemico che ha creato molti problemi. Non va bene. La regola infatti deve essere quella del docente di ruolo. Per questo, dobbiamo ricominciare a bandire regolarmente concorsi, analizzando i bisogni effettivi del sistema”.
DOCENTI “DEPORTATI” – “I concorsi che bandiremo terranno conto delle esigenze del sistema cercando di evitare di creare nuovo precariato. Diremo con trasparenza e chiarezza dove c’è più necessità di insegnanti, dove sono i posti. Non dovrà mai più accadere quello che è successo con la legge 107 del 2015, che ha provocato lo sradicamento improvviso e forzato di migliaia di docenti dal proprio territorio di appartenenza”.
LEGGE 107 – “Ci siamo dati un metodo: analizzare nel dettaglio le criticità, studiare i dati, definire correttivi e condividerli con il mondo dell’istruzione. È così che agiremo per modificare ciò che non ha funzionato della legge 107. Stiamo lavorando
anche per modificare il Piano nazionale scuola digitale, in modo da renderlo veramente efficace e non un contenitore vuoto, come spesso è avvenuto finora”.
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO – “Ne stiamo definendo meglio gli obiettivi per dare indicazioni precise a tutti gli attori coinvolti, i tempi, il minimo delle ore, le funzionalità. È una forma di orientamento importante per i ragazzi, ma deve essere di qualità. Siamo già partiti con la revisione delle linee guida e procederemo via via introducendo nuove migliorie”.
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