Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, torna parlare delle sue parole, pronunciate venerdì scorso ad Afragola, a proposito dell’impegno maggiore che le scuole del Sud dovrebbero infondere per ridurre il gap rispetto agli istituti posizionati da Roma in su: dopo avere affidato il primo chiarimento a Facebook, dove ha scritto che “è ridicolo pensare che lo disprezzi perché è al centro della mia azione”, il responsabile del Miur parla di un fraintendimento.
“Stimo e apprezzo i docenti, quelli di tutta Italia, che fanno un lavoro importantissimo. Come tutta l’amministrazione. A me dispiace veramente se c’è stato un fraintendimento. Non era mia intenzione, assolutamente“.
(fonte: alanews)
Bussetti di dice quindi “dispiaciuto se c’è stato questo fraintendimento: amo la scuola, voglio bene alla scuola. Penso di avere fatto tante cose per le scuole del Sud“.
Le quali, ha continuato il titolare del Miur, “hanno voglia di fare tanto e reagire, per quella” che è “la loro missione educativa. Non sono qua altro che per sostenerle e incoraggiarle”.
“L’impegno? Non era rivolto agli insegnanti: assolutamente. Ma al mondo della scuola in generale”.
Il ministro dell’Istruzione tiene a puntualizzare: “Poco prima avevo detto che non esiste una scuola del Sud o del Nord: esiste la scuola italiana e noi ci stiamo impegnando e lavorando perché si facciano le cose sempre meglio e si valorizzi il ruolo della scuola in Italia”.
Anche perchè al Nord, aggiungiamo noi, dietro la cattedra lavorano in altissimo numero proprio dei cittadini nativi del Meridione e delle Isole maggiori: differenziare gli istituti in base alla loro allocazione, quindi, non avrebbe senso, visto che al loro interno operano in larga parte sempre gli insegnanti del Sud.
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