Il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, intervistato da Lorena Loiacono sul Messaggero, promette di accelerare e rendere più trasparente i finanziamenti rivolti all’edilizia scolastica.
«In Italia c’è un patrimonio edilizio scolastico composto da circa 40.000 istituti che fa capo agli enti locali. In gran parte si tratta di edifici costruiti prima del 1970. Di questi, quasi il 40% non possiede il certificato di collaudo statico, mentre più del 50% non ha quello di agibilità/abitabilità e di prevenzione incendi. Sono dati in lieve miglioramento rispetto al passato. Ma ancora tantissimo va fatto», dice il ministro.
«Le risorse ci sono: abbiamo quasi 7 miliardi già a disposizione, da erogare agli enti locali proprietari degli edifici scolastici. Ma rispetto al governo precedente dobbiamo lavorare con maggiore velocità e più trasparenza, per snellire le procedure e semplificare il sistema, per assicurarci che i fondi stanziati giungano presto a destinazione e vengano effettivamente spesi per compiere i necessari interventi».
«Oggi ci vogliono quasi due anni per chiudere il processo di stanziamento delle risorse. Due anni di carte- precisa Bussetti- che girano e rimpalli tra ministeri. Ora si cambia. Il Miur, cui spetterà il coordinamento degli interventi e delle iniziative in materia di edilizia scolastica, sta già lavorando su tre fronti».
1)«Potenziare l’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Conterrà tutte le informazioni necessarie per farsi un’idea chiara sullo stato delle scuole».
2)«Rendere trasparente il sistema. Pubblicheremo sul sito la mappa degli interventi».
3) «Semplificare le norme e le procedure per consentire a Ministeri, Regioni ed Enti locali di spendere velocemente e senza intoppi le risorse a disposizione».
«Prendo un impegno personale con le famiglie: renderemo gli istituti scolastici più sicuri, accoglienti e tecnologicamente avanzati. E lo faremo in maniera trasparente».
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