Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti sembra proprio che ormai parli più da politico leghista che da esponente del Governo.
Venerdì 23 agosto, il titolare del Miur ha postato questo messaggio sul proprio profilo facebook: “Governo giallorosso? Per noi non esistono maggioranze alternative in Parlamento che non comprendano la #Lega e che soprattutto, non tengano conto della volontà popolare. Il mio augurio è che si torni presto alle urne”.
“Per qualcuno – ha scritto ancora Bussetti – la coerenza verso gli elettori è un concetto sconosciuto. Ma non per noi che abbiamo a cuore il bene del Paese. Il rischio, infatti, è che si passi da un governo di interesse nazionale a uno personale. Non abbiamo paura del voto. Lasciamo decidere agli italiani”.
Insomma, sembra proprio che il ministro dell’Istruzione sia entrato già in pieno nel ruolo, come fedelissimo del leader del Carroccio Matteo Salvini, di chi si preoccupi principalmente di tirare la volata alla Lega perchè, dopo avere sfiduciato il premier Giuseppe Conte, rimanga comunque all’interno del nuovo Governo.
In tal caso, lo stesso Bussetti potrebbe anche avere qualche speranza di rimanere a capo del dicastero bianco di Viale Trastevere a Roma.
Una eventualità, invece, del tutto da escludere qualora il nuovo esecutivo fosse composto, come sembra delinearsi in questo momento, dal Movimento 5 Stelle assieme al Partito Democratico.
Il ministro dell’Istruzione ha anche dedicato un post al decreto salva precari rimasto “appeso” alle intese del Governo, confermando il suo totale intendimento, almeno su questo ambito, con i sindacati maggiori che sostengono il provvedimento. Un testo che, tuttavia, difficilmente potrà trovare spazio in Gazzetta Ufficiale, visto lo sfaldamento che si è venuto a determinare nel Governo giallo-verde.
“Sul decreto scuola – scrive Bussetti – abbiamo fatto un grande lavoro di concerto con le organizzazioni sindacali e non vogliamo disperderlo. Siamo ancora in tempo, nonostante gli avvenimenti degli ultimi giorni, per sciogliere le riserve. Questa legge è fondamentale per stabilizzare migliaia di docenti precari che da troppo tempo vivono nell’incertezza e aspettano risposte sul loro futuro”.
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