Il ministro Marco Bussetti si difende dal polverone venutosi creare a seguito della sua esortazione, rivolta alle scuole del Sud, ad impegnarsi maggiormente. E ribatte: io lavoro per queste regioni, non ho mai pensato di disprezzarle.
Su Facebook, il responsabile del Miur scrive: “Leggo post e commenti infiammati sulle mie parole di ieri ad Afragola, in Campania. Un video decontestualizzato che sta girando sul web viene usato per rappresentare un Ministro ostile al Mezzogiorno, alle sue donne e ai suoi uomini. E io non lo sono. Sarebbe ridicolo pensarlo”.
“Il Sud è sempre stato al centro della mia azione. Tutto si può dire tranne che io sia un Ministro che guarda con disprezzo al Sud. Credo che i fatti parlano da soli”.
L’ex dirigente lombardo tiene a precisare: “Una mia frase è stata estrapolata per farla sembrare un attacco. Faceva parte di un discorso più ampio. Guardiamo ai fatti”.
A vedere il video, però, Bussetti non è sembrato prodigo di parole: ha pronunciato quelle, riportate dai mass media, senza ulteriori approfondimenti.
“Da giugno sto girando l’Italia e sono stato al Sud molte volte. In Sicilia, in Campania, in Puglia, in Abruzzo, in Basilicata, ad esempio. Ci tornerò ancora. Per valorizzare il lavoro di tanti, docenti, presidi, genitori, ragazzi, che ogni giorno, con il loro impegno, fanno la differenza, che meritano la nostra attenzione. Ieri ero lì per questo”.
Poi Bussetti entra nei dettagli della sua tesi: “Al Sud servono fondi, certo. Come ovunque. Ne sono consapevole. Ma so anche che da soli non bastano. È quello che ho detto ieri. Occorre anche credere in se stessi, lottare, rimboccarsi le maniche. Bisogna saper utilizzare meglio le risorse economiche. Sono le persone a fare la differenza. E il Sud è pieno di eccellenze. Dobbiamo puntarci e valorizzarle. Farle emergere. Utilizzarle come traino. Forse a qualcuno non fa comodo farlo. Ma le scuole che ho visitato ieri sono degli esempi”.
Bussetti trova anche il modo di rispondere a chi dice che il Governo in carica ha tagliato fondi al Meridione: “Ho risposto puntualmente – dice il ministro – alle richieste, anche di carattere economico, che mi sono arrivate in questi mesi. Sono intervenuto personalmente nell’IC “Giovanni Falcone” di Palermo, quartiere Zen, attivando un indirizzo di scuola superiore: partono a settembre due sezioni di alberghiero. Sempre in Sicilia abbiamo avviato un progetto di potenziamento dell’offerta formativa pomeridiana in tutte le province per combattere la dispersione scolastica. Sono fondi aggiuntivi del Miur che ho voluto personalmente investire”.
E ancora: “Sono il Ministro che ha finanziato la Scuola Superiore di Napoli, un sogno inseguito per anni. Che ora sarà realtà. Ho messo 2.000 cattedre per aumentare il tempo pieno che è carente soprattutto nell’Italia meridionale. Stiamo facendo ripartire le assunzioni negli atenei, con benefici evidenti anche in quelli del Sud. Ho sbloccato 40.000 insegnanti di sostegno che specializzeremo in tre anni andando a risolvere un problema che attanaglia anche il Sud”.
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