Dei volontari distribuivano copie gratuite dei vangeli davanti a una scuola di Reggio Emilia ma la dirigente avrebbe ordinato al personale di ordinare ai ragazzi di buttare i testi prima di entrare in classe. Un ordine dopo l’altro e tutti inspiegabili, compresa la chiamata della Digos da parte della preside perché i volontari le hanno chiesto spiegazioni di quel comportamento. E la Digos, informata dei fatti, ha accordato ai volontari la distribuzione, spiegando alla preside che in strada, fuori dagli edifici scolastici, è lecito distribuire i vangeli. E anzi, poiché, a norma di legge, la distribuzione gratuita non è un reato, mentre sottrarre beni altrui lo è, ora è la stessa dirigente a rischiare qualcosa.
Ma la tenzone non sembra tuttavia essere finita, dal momento che alcuni giorni dopo i volontari si rimettono a distribuire i vangeli, ma all’uscita. A questo punto però sembra che la scuola abbia provveduto a divulgare una circolare per le famiglie invitandole a dire ai figli di rifiutare i testi davanti alla scuola.
Al di là delle polemiche che inevitabilmente sono scoppiate, tale vicenda, se ha tali singolari ritagli, sembra appartenere ad epoche di pellicole in bianco e nero
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