Didattica

BYOD a scuola: il suo valore aggiunto è l’aspetto inclusivo

Bring Your Own Device (BYOD), in italiano vuol dire “porta il tuo dispositivo”,  in altre parole è un espressione che descrive tutte quelle politiche aziendali che consentono agli impiegati di utilizzare i propri dispositivi personali in ambiente di lavoro ( in questo caso nelle scuole agli studenti ).

Il valore aggiunto del BYOD è proprio l’aspetto inclusivo, ovvero la possibilità di lavorare a scuola per lo studente con tutto quello che è possibile utilizzare anche a casa. Il proprio familiare strumento può essere sempre a disposizione, facilitando sicuramente l’apprendimento.

Non è necessario l’acquisto di software di cui solo la scuola è in grado di possedere la licenza, ma tool interoperabili il cui impiego è possibile senza vincoli di spazio e di tempo per ricreare un ambiente aumentato oltre l’aula.

Il BYOD come tutte le pratiche didattiche presenta pro e contro:

A favore:

  • gli studenti hanno già familiarità con le tecnologie così che possono focalizzarsi subito sull’apprendimento (non devono perdere tempo per imparare a usare un dispotivo)
  • i device degli alunni sono spesso nuovissimi, così che la scuola non deve preoccuparsi delle sue tecnologie obsolete
  • gli studenti dimenticano più facilmente il libro del loro smartphone è economico per la scuola
  • aiuta a diffondere una cultura dell’uso appropriato delle tecnologie, anche in vista del futuro è più facile che gli studenti continuino a studiare (al di fuori delle mura scolastiche) sui loro dispositivi che non sui libri
  • i docenti possono essere maggiormente connessi con gli studenti e le loro famiglie
  • crea entusiasmo intorno alla scuola ed alla didattica

Contro

  • si aprono nuove possibilità di distrazione (videogiochi, chat, etc)
  • ci possono essere molte resistenze da parte dei genitori
  • gli alunni spesso dimenticano di caricare i loro dispositivi
  • bisogna creare un nuovo regolamento d’istituto sull’uso dei dispositivi
  • le reti Wi-Fi delle scuole spesso non sono in grado di supportare il BYOD
  • alcuni docenti potrebbero fare resistenza
Aldo Domenico Ficara

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024

Bonus Natale, non c’è la proroga. Ma non tutto è perduto: si potrà richiedere con la dichiarazione dei redditi 2025

Alle ore 12 di oggi, 22 novembre, è scaduto il termine per presentare domanda sul…

22/11/2024

Mense scolastiche: quali compiti per il personale Ata? La soluzione secondo Flc di Palermo: dare agli alunni carne già tagliata pezzi e frutta sbucciata

Quello dell’assistenza agli alunni durante i pasti nella mensa scolastica continua ad essere un problema…

22/11/2024

Uomo in stato confusionale si introduce in una scuola: panico tra docenti e alunni, intervengono due genitori

Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…

22/11/2024

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024