Se l’O.M. 21/5/2001, n. 90 “Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore”, si può considerare la “madre” di tutta la normativa successiva , da quest’anno acquista importanza basilare la C. M n. 48 del 31/5/2012 sugli esami di Licenza media. Si aspettava una circolare nuova, ed invece il direttore generale C. Palumbo con la Nota del 5/6/2013 ha fatto sapere che da quest’anno “lo svolgimento dell’esame di Stato al termine della scuola secondaria di I grado resta disciplinato dalle istruzioni fornite con la C.M. 48 del 31/5/2012, contenente indicazioni a carattere permanente”, che è come dire: donec aliter provideatur.
Le modalità di conduzione delle prove d’esame di Stato del I ciclo di istruzione resteranno quindi invariate secondo un rituale anaforico: l’ammissione dei candidati interni e dei privatisti, il calendario delle prove (specie quella a carattere nazionale), il colloquio pluridisciplinare (cosa ben diversa da “interrogazione” sulle singole materie), la certificazione delle competenze, la pubblicazione dei risultati e il rilascio dei diplomi e certificati sostitutivi.
Per la prova nazionale 2013 occorre seguire il nuovo “Allegato Tecnico” come sempre a cura dell’Invalsi. In verità, rispetto allo scorso anno, quell’Ente di diritto pubblico (D.L.vo 286/2004) ha apportato solo lievi modifiche procedurali sulla tempistica, l’esecuzione, la correzione, la trasmissione dati, ecc. (pp. 4-6 del pdf). Quella prova, che per molti ragazzi costituisce uno spauracchio, è ormai entrata nel sistema da anni, temuta e accettata, criticata o apprezzata.
Ci siano consentite tre postille critiche:
• La prova concorre alla valutazione dell’esame in modo oggettivo (DPR 122/2009), con un peso predeterminato che i docenti non possono modificare in alcun modo. Meglio sarebbe escluderla dalla valutazione delle prove d’esame, considerato anche che le due discipline (Italiano e Matematica che la compongono) sono già oggetto di prova scritta e orale nello stesso esame.
• I limiti di quella prova non risiedono tanto nei suoi contenuti, bensì nell’uso che di essa se ne fa e del peso che ha nell’economia dell’esame.
• La prova nazionale, come oggi avviene “vale” anche per la rilevazione degli apprendimenti e dovrebbe avere valore a se stante per la valutazione del sistema scolastico e l’autovalutazione d’istituto. Potrebbe quindi essere anticipata a maggio.
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