Il 30 ottobre scade il termine per la compilazione delle domande valide per l’inserimento o l’aggiornamento nelle graduatorie di terza fascia per il Personale Ata.
La caccia a un posto di lavoro, seppure precario, è aperta: sono già oltre duemila le domande di chi vuole essere inserito nella terza fascia delle graduatorie di istituto degli Ata a Bologna. E parliamo solo di quelle transitate attraverso l’Flc Cgil e la Cisl Scuola, senza considerare chi si è mosso in autonomia collegandosi al cervellone del Miur o via posta. “Siamo presi d’assalto: tutti cercano un lavoro”, spiegano Flc Cgil e Cisl Scuola a Il Resto del Carlino.
Dieci i giorni di tempo per fare ricorso dalla data di pubblicazione delle graduatorie da parte degli istituti capofila (scelti cioè dai candidati); dopodiché, su un altro portale, si dovranno indicare i trenta istituti in cui candidarsi con l’augurio di una supplenza.
“Oltre alle domande già inviate, ne abbiamo più di 500 prenotate – rivela il segretario della Cisl Scuola –: tutti cercano un lavoro. Abbiamo docenti in terza fascia (graduatoria di istituto da cui i presidi attingono per le supplenze, ndr) che presentano domanda anche come collaboratori scolastici. Abbiamo anche disoccupati con oltre 50 anni, lavoratori la cui l’azienda in crisi. Come pure neo laureati o neo diplomati”.
Un mondo alla caccia di un contratto che, però «forse non arriverà – sottolinea Cosentino –, soprattutto per chi ha un punteggio basso», magari perché solo in possesso del titolo di studio e non di punti per il servizio svolto in passato. “La terza fascia, sottolinea la segretaria Flc Cgil, offre un lavoro molto precario. E queste persone sono già “precarie perché in cassa integrazione, in mobilità oppure in solidarietà”.
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