Quel posto molto probabilmente era destinato a un altro ragazzo o forse la professoressa voleva tenere d’occhio lo studente privatista. Per questo motivo scatta la reazione dell’alunno con un «Ti aspetto fuori» di troppo. Infatti, lo studente con questo tono quasi minaccioso ha turbato il clima degli esami. La prof ha deciso di non presentare alcuna querela nei confronti dell’alunno, ma i genitori dopo essere stati sentiti dai carabinieri, sono stati invitati a presentarsi a scuola con il figlio in modo che la vicenda potesse chiarirsi in tutti i suoi aspetti.
Dal quotidiano l’Unità si apprende che qualche giorno fa un’insegnante è stata presa a schiaffi da un genitore per avergli bocciato il figlio, episodio quest’ultimo che ha molti precedenti negli anni passati. Incredibile e surreale il caso recente della follia omicida nel ragusano, dove un bidello uccide a colpi di pistola una docente di religione.
Infine, da non sottovalutare gli episodi di cyberbullismo contro i prof. Un caso molto indicativo è quello accaduto a Milano, in un liceo delle scienze umane, dove una trentina di ragazzi rischiano l’anno scolastico per un “mi piace” su Facebook. Un “mi piace” sugli insulti a un insegnante. L’episodio è nato su una di quelle pagine “spotted”, ovvero le pagine Facebook aperte dagli studenti per scrivere in forma anonima. Una studentessa ha confessato di aver scritto offese pesanti a una insegnante, ed è stata sospesa per dieci giorni. Si può dire senza essere smentiti che esiste una vera e propria caccia al prof, dove l’ambito scalpo è la sua dignità professionale.