Cacciabombardieri F35, l’ira dei grillini: uno scempio da 50 miliardi di euro
Il Parlamento si appresta a votare l’acquisto dei cacciabombardieri F35 da parte del Governo italiano. E il ‘Movimento 5 Stelle’ conferma la sua linea di contrarietà. Senza se e senza ma. Anche perché quei fondi ingenti, non si tratta di “noccioline” ma di miliardi di euro, potrebbero essere spesi per migliorare i servizi dedicati ai cittadini. Ad iniziare da quelli prioritari, quali sanità, istruzione e lavoro.
La posizione dei grillini verrà ribadita a chiare lettere nei prossimi giorni. Anche nell’Aula di Palazzo Madama. Dove il finanziamento (che conta su una maggioranza trasversale) dovrà essere prima discusso e poi votato. Il 15 luglio, il senatore sardo Roberto Cotti ha anticipato la dichiarazione finale del gruppo 5 Stelle. Sostenendo che “spendere 14 miliardi di euro, ma per l’intera vita del programma ne occorreranno più di 50, per comprare un aereo con funzioni d’attacco, capace di trasportare ordigni nucleari, mentre non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute, la giustizia sociale e la lotta contro gli incendi, è una scelta tanto miope quanto incomprensibile”.
Cotti, da sempre impegnato in difesa dell’ambiente e della pace, tra i promotori del primo referendum in Sardegna per la chiusura della Base Militare Nucleare di La Maddalena (1987), oggi è capogruppo in Commissione Difesa per il Movimento 5 Stelle. Si prevedono delle sedute in Senato piuttosto infuocate. E non solo per il caldo…