Nella giornata del 10 settembre il Consiglio dei Ministri ha deciso di dare avvio alla procedura per affidare l’incarico di direttore della Agenzia del Demanio al sottosegretario Roberto Reggi.
Sulla proposta dovrà esprimersi la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti Locali.
E’ evidente che il nuovo incarico significa di fatto che Reggi dovrà lasciare quello di sottosegretario all’istruzione.
Il primo a commentare la notizia è Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas: “Reggi è chiaramente il capro espiatorio della situazione creatasi negli ultimi due mesi. E’ evidente che è stato in qualche modo ‘punito’ per aver svelato troppo presto le vere intenzioni del Governo: orario dei docenti a 36 ore, taglio di un anno di scuola superiore e così via. Questo è il vero progetto di Renzi”.
“Poi – continua d’Errico – viste le prese di posizione contrarie e le proteste provenienti dal mondo della scuola Renzi ha tentanto di annacquarle all’interno del piano “Buona Scuola”. Ma adesso l’uscita di Reggi è la prova provata che il ‘cuore’ della riforma a cui pensa il Governo consiste in ulteriori tagli al sistema di istruzione”.
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