Soffitti e controsoffitti delle scuole continuano a dare problemi.
E’ di queste ore la notizia che a Ciampino in una scuola dell’infanzia è caduto un pezzo di soffitto.
Ferite (per fortuna in modo non grave) una maestra e una bambina.
In questi casi generalmente l’autorità giudiziaria apre un’inchiesta e talora anche i dirigenti scolastici vengono chiamati in causa.
Ma, come è facile comprendere, il problema sta a monte, perché se un soffitto cade è perché è stato costruito male o perché la manutenzione non è stata adeguata e sufficiente (operazioni che normalmente sono a carico degli Enti Locali).
D’altronde anche il sostituto procuratore di Torino Raffaelle Guariniello, che pure ha condotto sul territorio non poche indagini sull’argomento, ha dichiarato pochi giorni fa: ”Il problema della sicurezza nelle scuole non può essere risolto sul piano giudiziario, è un’emergenza nazionale”.
”E’ giusto porre il problema delle risorse – ha aggiunto ancora Guariniello – poi bisogna saperle spendere”.
E ha chiarito che nel corso di un incontro avuto qualche settimana fa il ministro Profumo ”ha detto che si pensa di costruire scuole nuove, ma pochi giorni dopo e’ caduto un controsoffitto in un istituto costruito nel 2007”.
Per parte loro anche gli Enti Locali non ci stanno a fare da capro espiatorio di tutte le gravi carenze strutturali e non degli edifici scolastici e chiedono che nel ddl stabilità si affronti seriamente il problema.
Certo è che quello dell’edilizia scolastica sarà uno dei temi del dibattito politico che si svilupperà nel corso della campagna elettorale.
Le scuole sperano che altrettanta attenzione ci sia anche dopo le elezioni.
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