La scuola ha una funzione sociale rilevante, ma non sempre considerata. Come quella di indicare agli enti competenti gli stati di difficoltà e di disagio delle famiglie, che quasi sempre si riversano sui bambini e ragazzi.
Quanto accaduto in questi giorni nel cagliaritano conferma tutto questo. Ecco la vicenda, che il 18 settembre è stata riportata dai mass media. Le protagoniste sono una mamma, partita nel nord Italia per lavoro, e la figlia di nove anni, rimasta sola a casa.
La giovane da alcuni giorni viveva accudendo se stessa, sempre pulita, ordinata e puntuale a scuola. Ma a una domanda della maestra ha risposto sinceramente “Vivo sola, mamma è partita per lavoro”. Sono così scattati gli accertamenti dei servizi sociali e dei carabinieri nei confronti di una bambina di 9 anni che abita in una cittadina del cagliaritano.
La vicenda – anticipata dal quotidiano L’Unione Sarda – è venuta alla luce nei giorni scorsi perché non ha restituito alla scuola un documento che avrebbero dovuto firmare i genitori. Del fatto si è interessato anche il Tribunale dei Minori, anche se per ora nessun fascicolo è stato aperto. Mentre uno stretto riserbo, soprattutto per proteggere la serenità della minorenne, è stato deciso su quanto appreso a scuola. Nel frattempo per la piccola è stato deciso un affidamento provvisorio. La madre, costretta a partire in continente per poter lavorare, è stata avvertita di quanto accaduto ed è dovuta rientrare a casa. Senza aver trovato lavoro. E senza più figlia…