La spesa delle famiglie per il corredo scolastico 2016 resta sostanzialmente stabile rispetto a quella dell’anno scorso. Mediamente 518 euro ad alunno, pari a +0,8% sul 2015.
Per la prima volta, però, diminuiscono le spese per libri e dizionari, pari a 498 euro.
A dirlo l’Osservatorio di Federconsumatori e Adusbef su alcuni prodotti scolastici.
Complessivamente la spesa per il corredo scolastico passerà da 514 euro dello scorso anno a 518,00 Euro di quest’anno. I prezzi sono abbastanza stabili, ad aumentare maggiormente sono soprattutto lo zaino a tracolla e gli astucci di marca.
Come sempre, la voce che pesa maggiormente sul budget per la scuola è quella relativa ai libri di testo, che quest’anno, per la prima volta, segnano una reale diminuzione. Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 498 euro per ogni ragazzo, il -6% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici).
Le spese sono particolarmente elevate per gli alunni delle classi prime.
Nel dettaglio:
uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 461,22 euro (il -5% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti +518,00 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 979,22 euro;
un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 735,21 euro (il -8% rispetto allo scorso anno, per la prima volta registriamo una impercettibile diminuzione) +518,00 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.253,21 euro.
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Tuttavia, precisano le associazioni dei consumatori, “si rende sempre più urgente un intervento del Ministero dell’Istruzione e degli Enti Locali per potenziare le agevolazioni per l’acquisto dei libri destinate alle famiglie meno abbienti. Si tratta di un’operazione fondamentale, di civiltà e di dignità per molti ragazzi che, in condizioni di disagio, sono costretti a rinunciare agli studi superiori”.
“C’è da notare – proseguono – che nonostante la diminuzione, le spese per i libri continuano a superare in molti casi i tetti di spesa fissati dal Ministero. Per questo invitiamo il MIUR a:- avviare controlli più severi sullo sforamento dei tetti di spesa che, soprattutto nei licei, vengono puntualmente superati; – incentivare al massimo l’editoria elettronica (un dizionario online può costare anche 8 Euro!);- rendere disponibili in rete gli aggiornamenti per le nuove edizioni, senza obbligare l’alunno ad acquistare necessariamente un testo nuovo; – ampliare i prestiti dei testi da parte delle scuole e delle biblioteche comunali. “
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