Le forze politiche e sindacali avevano chiesto a gran voce che all’USR Calabria, venisse al più presto nominato un Direttore Generale, dopo il collocamento a riposo per raggiunti limiti d’età il primo febbraio scorso dell’ultimo in servizio.
A ciò si era aggiunto per un altro pensionamento, la vacanza dell’ufficio I, quello del vicario del D.G. Dopo più di due mesi è arrivata la fumata bianca: il D.G. della Calabria individuato è Anna Cammalleri a cui è stato assegnata la reggenza calabrese essendo attualmente Direttore Generale dell’USR Puglia. Ma si può dire che la situazione in organico degli uffici dirigenziali si è definitivamente chiusa e per l’anno in corso e per il prossimo anno scolastico la scuola calabrese potrà ripartire di slancio? Osservando il quadro generale della situazione risulta ancora scoperta la direzione di alcuni uffici territoriali a cui si dovrà provvedere con nomine di reggenza perché non risultano nell’organico dell’USR figure dirigenziali sufficienti a coprire i posti vacanti. Una situazione che è cresciuta anche a seguito del trasferimento in altra regione di unità dirigenziali. Dunque le attività amministrative che riguardano la scuola calabrese, potrebbero nella prospettiva essere condizionate da una situazione generale che vede nomine destinate per questioni normative a decadere ed eventualmente rinnovate, incarichi in scadenza, etc.. Basterebbe qualche posto in più assegnato dal livello centrale alla Calabria, per procedere a nomine ex art. 19 comma 6 del D.Lgs 165/01, come gli addetti ai lavori fanno capire, per superare una situazione di precarietà che in altre regioni è una eccezione e in Calabria sembra essere diventata la regola. Del resto, se è vero come è vero, che al sud si è abituati a fare una battaglia per qualche posto in più per il personale che opera nelle istituzione scolastiche (docenti, ata), è anche vero che il funzionamento della scuola dipende anche dagli uffici territoriali la cui precarietà nella direzione genera inevitabilmente soprattutto ad avvio dell’a.s. delle difficoltà.
Al nuovo Direttore Generale, persona preparata e molto stimata per la sua professionalità negli ambienti, toccherà affrontare diverse problematiche che naturalmente prima della nomina nessuno ha potuto affrontare dall’alto della carica, considerato che per più mesi il ruolo di DG è rimasto vacante.
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