Per gli studenti della Regione Sardegna quest’anno la campanella suonerà il 22 settembre, quindi una settimana dopo dalla data decisa dal Ministero (14 settembre) e accettata dalla maggior parte delle Regioni.
“La proposta di differire l’inizio dell’anno scolastico di una settimana – ha specificato l’assessore Biancareddu – nasce principalmente da tre considerazioni. Da un lato l’esigenza di offrire una settimana in più alle fondamentali attività di recupero dei contenuti che saranno svolte a partire dal 1° settembre. Dall’altro, l’opportunità di allungare di una settimana la stagione turistica, iniziata in ritardo e fortemente penalizzata. Infine l’esigenza che tutti i soggetti competenti possano disporre di una settimana in più per poter organizzare la riapertura delle scuole a seguito della emergenza COVID-19.“
“Si deve inoltre tenere conto del fatto che nei giorni 20 e 21 settembre – ha detto ancora l’esponente della Giunta Solinas – si svolgerà il Referendum relativo all’approvazione della Legge Costituzionale popolare confermativo recante sulla riduzione del numero dei parlamentari e l’elezione suppletiva nel Collegio senatoriale di Sassari. Pertanto era più che mai opportuno spostare l’inizio delle lezioni direttamente al 22 settembre. Sono previsti 203 giorni di lezione che si riducono a 201 per via dei due giorni a disposizione delle singole istituzioni scolastiche.”
Nelle scuole sede di seggio l’avvio delle lezioni dovrà necessariamente slittare, considerate le operazioni di scrutinio e le operazioni di chiusure dei seggi.
Sospensioni delle lezioni
Oltre alle festività nazionali, le lezioni saranno sospese anche:
- il 2 novembre – commemorazione dei defunti;
- vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio;
- vacanze di carnevale: la giornata antecedente l’avvio del periodo quaresimale;
- vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo;
- 28 aprile 2020 Sa Die de sa Sardigna.
Altri due giorni sono a disposizione del Consiglio d’Istituto, che diventa uno nel caso in cui la Festa del Santo Patrono del Comune di pertinenza ricada nel periodo scolastico.
Le singole istituzioni scolastiche, comprese le scuole dell’infanzia, per motivate esigenze e previo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio, possono deliberare l’anticipazione della data di inizio delle lezioni.
Termine delle lezioni
Le lezioni termineranno il 12 giugno per tutti gli ordini e gradi d’istruzione, mentre la fine delle lezioni per le scuole dell’infanzia è prevista per il 30 giugno.
Le attività di recupero
Il decreto-legge 8 aprile 2020, recante misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, convertito, con modificazioni, con la legge 6 giugno 2020, prevede i criteri generali dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1° settembre 2020, quale attività didattica ordinaria. Le strategie e le modalità di attuazione delle predette attività sono definite, programmate e organizzate dagli organi collegiali delle istituzioni scolastiche.
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Cosa prevede l’Ordinanza ministeriale
L’O.M. 69 del 23 luglio 2020 riguardante la riapertura delle scuole, all’art. 1 prevede che le lezioni dell’anno scolastico 2020/2021 nell’intero territorio nazionale possono (quindi non devono) avere inizio a decorrere dal giorno 14 settembre 2020 per le scuole dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione, appartenenti al sistema nazionale di istruzione, ivi compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti.
Quindi, rispetto alla certezza dell’avvio delle lezioni il 14 settembre, ora si prostetta la possibilità che le scuole riaprano in data diversa. Infatti, nelle premesse leggiamo che “la maggioranza delle Regioni, come risulta dal verbale della Conferenza Stato Regioni del 9 luglio 2020, ha espresso l’avviso favorevole e che l’intesa non è stata raggiunta, non per l’avviso contrario di alcune Regioni ma in ragione delle loro perplessità connesse con le consultazioni elettorali“.
L’Ordinanza conferma la competenza delle Regioni ad adottare le restanti determinazioni in materia di calendario scolastico, fermo restando che sono assegnati allo svolgimento delle lezioni almeno duecento giorni.
In merito alle attività di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020, disciplinate dall’ordinanza ministeriale del 16 maggio 2020, n. 11, queste si svolgeranno a decorrere dal 1° settembre 2020.