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Call veloce, estendere il sistema: nessun posto resti vacante nelle tornate di immissione in ruolo

A nostro avviso bisogna che sia raggiunto questo obiettivo fin dal prossimo anno scolastico, per cui oltre a realizzare le procedure straordinarie dei concorsi prevista fino al 2024, bisognerà parallelamente incentivare il sistema della call veloce da GPS nelle immissioni in ruolo.

Abbiamo bisogno di stabilizzare il personale docente per due motivi distinti; uno immediato, l’altro di medio/lungo termine ma non per questo meno urgente ed importante.

Non si possono stipulare ogni anno oltre 200.000 contratti a tempo determinato, questo non può che tradursi in un peggioramento della qualità dell’offerta formativa dovuta anche al carosello di insegnanti che si alternano ogni anno  nel corso degli studi di uno studente italiano. Se ci fossero dei dubbi si vedano i dati INVALSI recentemente diffusi.

L’obiettivo a medio/lungo termine consiste nell’assicurarsi, stabilizzandoli nei prossimo due/tre anni con un contratto a tempo indeterminato, gli insegnanti per i prossimi trent’anni, altrimenti in questo Paese si rischia seriamente (oggi lo è solo per alcune discipline, es. STEM e in alcune aree geografiche del Paese) di non trovare più giovani disposti a svolgere questo lavoro, sta cambiando e cambierà sempre più il rapporto domanda e offerta per quanto riguarda l’insegnamento.

La call veloce nasce da una mia vecchia idea elaborata negli anni e comunicata alla sottosegretaria Lucia Azzolina, l’allora ministro era Fioramonti, all’epoca della elaborazione del DL approvato con la legge 106 e cioè quella di affiancare alle procedure territoriali delle immissioni in ruolo, una procedura nazionale. Nella mia originaria ipotesi pensavo alle sole GAE e proponevo una procedura nazionale, la GEN (graduatoria ad esaurimento nazionale con opzioni multiple) che una volta ultimate le operazioni di immissioni in ruolo a livello provinciale potesse permettere, a chi ovviamente voleva stabilizzare il proprio rapporto di lavoro, di essere immesso in ruolo in un’altra provincia.

Questo incentiverebbe soprattutto i giovani insegnanti a stabilizzare il loro rapporto di lavoro invece di restare in secula seculorum in graduatoria a fare i supplenti a vita. 

Bisogna quindi modificare e integrare la call veloce, integrandola ed estendendola rispetto all’attuale modello introdotto dalla Legge 106.
1) I docenti inseriti ancora in GAE, quelli inseriti nelle GM quelli inseriti nelle GPS di prima fascia e negli elenchi aggiuntivi possono partecipare alla call veloce, per la GPS di prima fascia bisogna estendere l’immissione dai soli posti di sostegno anche ai posti curriculari come in prima applicazione della call veloce per i docenti in GPS di prima fascia.
2) I docenti che partecipano alla call veloce possono esprimere più province anche di regioni diverse, oggi possono esprimere più province ma di una sola regione come nella mia originaria proposta di GEN.
3) Sui posti residui prevedere una call veloce per i docenti in seconda fascia GPS che abbiano almeno un servizio di insegnamento di tre anni nell’ultimo quinquennio. 

I docenti assunti da GPS di seconda fascia  avranno la conferma in ruolo solo dopo aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento.


Libero Tassella

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