Il calo demografico continua a “mietere vittime” in modo anche paradossale.
Come sta accadendo a Malvagna, un paesino di 600 abitanti in provincia di Messina.
Con fatica e impegno l’amministrazione comunale è riuscita a ristrutturare l’edificio della scuola primaria ma adesso si teme che nel giro di poco tempo lo si dovrà chiudere per mancanza di alunni.
Fino a qualche tempo fa a Malvagna funzionava anche una secondaria di primo grado che però ha chiuso proprio perchè non c’erano iscritti in numero sufficiente.
Adesso ci sono ancora la scuola dell’infanzia e la primaria ma non si sa davvero per quanto tempo ancora si riuscirà a tenerle aperte.
Il caso di Malvagna, purtroppo, non è isolato perché sono tante le realtà in cui i Comuni hanno investito e stanno investendo somme importanti migliorare gli edifici scolastici che però rischiano di svuotarsi in poco tempo.
Il fatto è che contro il calo demografico c’è poco da fare.
Nelle aree più marginali una possibilità potrebbe essere quella di realizzare poli scolastici a livello territoriale che possano accogliere alunni di più Comuni, ma spesso progetti di questo genere si scontrano con i localismi e con le rivalità di campanile.
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