L’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi lo ripeteva spesso, e ha lanciato l’allarme per i prossimi anni. La denatalità sarà un problema che attanaglierà il nostro Paese e le previsioni non sono rosee, per questo la notizia non sorprende più di tanto. Una metropoli come Torino scende per la prima volta sotto i 100mila studenti (98.681). Questo il numero degli iscritti nell’attuale anno scolastico, lo scorso anno erano 100.772 con un calo del 2,1%, un quinto della regione Piemonte.
Dati che fornisce l’Ufficio Scolastico Regionale e che vanno approfonditi. Nelle materne vi sono 5.643 iscritti, 28mila alla primaria, poco meno di 20mila alle medie e 45mila alle superiori. Come sottolinea ‘La Stampa’ il numero più nutrito è proprio quello della secondaria di secondo grado, dunque con un’età che va dai 13 ai 19 anni, segno della crisi demografica che si è registrata dal 2008 in poi. Risultato, gli effetti adesso si vedono soprattutto alla materna e alle elementari.
L’aspetto positivo può essere ricercato nel minor affollamento delle classi. La media va dai 20,7 alla materna ai 21,6 alle superiori, e dunque di fatto c’è un alunno in meno in ogni classe. E con meno alunni, è più semplice personalizzare la didattica e lavorare meglio, ma è chiaro che bisognerà capire cosa succederà nei prossimi anni e cosa deciderà il Ministero, specie dopo le previsioni negative che il dicastero ha svelato qualche mese fa.