A volte cambiare scuola durante l’anno può trasformarsi in una vera e propria odissea. E gli istituti non sempre agevolano le famiglie, anzi. La storia di uno studente 15enne, è emblematica. Nessuno dei licei aveva posto per il ragazzo. Con l’angoscia della famiglia, che non sapeva più cosa fare.
La storia è raccontata dal ‘Corriere di Bologna’. Il ragazzo si iscrive al liceo classico Minghetti di Bologna ma è costretto a rimanere venti giorni chiuso in casa a causa del Covid. Il ritorno a scuola è complicato, il ragazzo va in difficoltà e i professori gli fanno capire che se rimarrà, verrà bocciato. Così, visto che è dicembre, i genitori lo tolgono dal Minghetti ma la situazione non si risolverà. Vengono contattati tre licei, ma in nessuno di questi c’è posto per il 15enne. Così il papà del ragazzo scrive al provveditore, ma risposte poche e ritardate. Il tempo passa e la famiglia decide di iscrivere il ragazzo in un centro di formazione privato, con una retta non da poco sulle spalle della famiglia.
Col secondo anno del ragazzo, i genitori riprovano a iscriverlo in una scuola pubblica. Un liceo delle scienze umane dà disponibilità, prima per telefono, poi personalmente, ma dopo qualche giorno arriva una mail alla famiglia in cui viene affermato che nessuna domanda può essere accolta.
Per fortuna, un altro liceo sembra pronto ad accogliere lo studente. La risposta positiva è arrivata attraverso una mail, per completare l’iscrizione servirà l’attestazione di idoneità dell’istituto privato frequentato. Che sia la volta buona, i genitori del giovane lo sperano di cuore.