Il cambiamento climatico e le sue cause riflettono la situazione di ingiustizia e di diseguaglianza a livello planetario. E’ questo il sintesi il messaggio che è stato lanciato da Oxfam, nei giorni in cui a Dubai si teneva COP 28 – Il vertice annuale delle Nazioni Unite che si pone l’obiettivo di affrontare le sfide sempre più evidenti legate alla crisi climatica.
Il rapporto è stato realizzato da Oxfam Confederazione (comprende 21 realtà confederate che vanno da Oxfam UK a varie Oxfam europee, ad Oxfam India, Brasile, Sudafrica, Italia,..) in collaborazione con lo Stockholm Environment Institute (SEI) ed è stato pubblicato in inglese.
I dati: quanto inquinano i super ricchi?
- nel 2019, l’1% più ricco del pianeta (77 milioni di persone) è stato responsabile del 16% delle emissioni globali di CO2 derivanti dai consumi, una quota superiore a quella prodotta da tutte le automobili in circolazione e degli altri mezzi di trasporto su strada; a sua volta il 10% più ricco della popolazione mondiale è responsabile della metà delle emissioni globali;
- in Italia, lo stesso anno, il top-10% emetteva il 36% in più rispetto al 50% più povero della popolazione;
- chi fa parte dell’1% più ricco per reddito inquina in media in 1 anno quanto inquinerebbe in 1.500 anni una persona appartenente al restante 99% dell’umanità;
- ogni anno, le emissioni di questi super-ricchi annullano di fatto la riduzione di emissioni di CO2 derivanti dall’impiego di quasi un milione di turbine eoliche;
- nel 2030, le emissioni di carbonio dell’1% più ricco saranno 22 volte superiori al livello compatibile con l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C, stabilito con l’Accordo di Parigi sul clima.
Lotta al cambiamento climatico e giustizia sociale
Chico Mendes, sindacalista, politico e ambientalista brasiliano assassinato a motivo del suo impegno nel 1988, sosteneva che senza lotta per la giustizia sociale l’ambientalismo si riduce a giardinaggio.
Lottare contro la disuguaglianza è quindi un imperativo anche per l’impegno ambientale. Il portavoce di Oxfam Italia, Francesco Petrella, che il 15 marzo sarà ospite di Tecnica della scuola Nella lezione di educazione civica dedicata proprio al cambiamento climatico così ha presentato il rapporto: “Per anni abbiamo lottato per creare le condizioni di una transizione giusta che ponga fine all’era dei combustibili fossili, salvare milioni di vite e il pianeta. Ma raggiungere quest’obiettivo cruciale sarà impossibile se non porremo fine alla crescente concentrazione di reddito e ricchezza che si riflette in disuguaglianze economiche sempre più marcate e contribuisce all’accelerazione del cambiamento climatico”.
Educazione civica e cambiamento climatico: la diretta della Tecnica della Scuola
Ed è a questo tema che è dedicata la sesta lezione del percorso di educazione civica che la Tecnica della Scuola offre gratuitamente a tutte le classi delle scuole secondarie italiane (dalla terza media in su). Puntata che sarà in onda in diretta il 15 marzo, alle ore 11,00 sui canali social, Facebook e YouTube, della Tecnica della Scuola. Ospiti della diretta il responsabile relazioni internazionali di Oxfam Italia Francesco Petrelli e il climatologo Stefano Caserini. Coordina il prof. Aluisi Tosolini, conduce Daniele Di Frangia.
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I sette temi delle sette lezioni toccano elementi cruciali del curriculum di educazione civica
- 17 Ottobre 2023 –1948-2023: 75 anni dalla dichiarazione universale dei diritti umani
- 13 Novembre 2023 – Intelligenza artificiale: come funziona e che impatto ha sulle nostre vite?
- 13 Dicembre 2023 – Istruzione di qualità per tutti, come realizzare l’obiettivo 4 dell’Onu per ridurre la dispersione
- 24 Gennaio 2024 –Pace e giustizia: un miraggio?
- 22 Febbraio 2024 – Cyberbullismo in crescita, la rete è una trappola? Come difendersi e muoversi in sicurezza sul web
- 15 Marzo 2024 – Cambiamento climatico, Non abbiamo un pianeta B: è ora di costruire scuole e città sostenibili
- Aprile 2024 –Costruire la casa comune europea: le elezioni per il Parlamento europeo
Per prenotare la partecipazione delle classi alle dirette è necessario compilare il seguente form
Le classi che volessero partecipare all’iniziativa, con esperienze didattiche particolarmente significative effettuate negli istituti, su uno dei temi delle sette puntate, e verificare la possibilità di realizzare un servizio da trasmettere nel corso della trasmissione, possono mandare una mail a [email protected], indicando un numero di telefono utile per poter essere ricontattati.
Le classi, invece, che desiderano proporsi per partecipare in studio (o in collegamento video) ad una delle dirette, interagendo con gli ospiti, possono contattare la redazione, inviando una mail a [email protected], inserendo i dati utili (istituto, classe interessata, docente referente e recapito telefonico). La disponibilità per la partecipazione alla diretta è limitata al raggiungimento dei posti possibili.