Cambiare punto di vista. Il caso del Nobel ai docenti

Il ministro Giannini, in occasione del conferimento del Nobel dei docenti, ha diffuso un video in cui dice:

Gli insegnanti hanno un ruolo determinante. Il loro compito è la missione più speciale che si possa avere: quella di educare1 le nuove generazioni a contribuire ad una società migliore e quindi ad avere una crescita, uno sviluppo non solo economico, non solo quantitativo ma soprattutto qualitativo”.

La responsabilità più grande di quelli che ogni mattina entrano in classe: accompagnare il processo di crescita non solo culturale non solo di competenza e di conoscenza ma soprattutto di crescita interiore.2

Istituiremo il nostro premio nazionale che si collegherà intimamente ai principi che abbiamo inserito nella riforma ‘Buona Scuola’, quindi la valutazione3, quindi la meritocrazia4, quindi la premialità, quindi la necessità di una formazione continua.5”. primario

 

1 La legge 107/2015 titola: Sistema nazionale di istruzione e formazione. La finalità educativa, stampata nella legge 53/2003, è stata cassata.

2 Stridente il contrasto con l’art. 2 legge 53/2003 che recita: “Assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche”. Un contrasto generato da analfabetismo. Uno dei traguardi formativi prioritari elencati nel paragrafo 7 de la buona scuola recita: “Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe”.

3 La comparazione tra obiettivi programmati e risultati conseguiti è la sostanza della valutazione. La buona scuola, invece di assumere i PTOF come vaglio del lavoro dei docenti, assegna a entità terze, “che operano senza vincoli di sorta”, l’onere del giudizio.

4 Meritevole è la persona che onora il mandato ricevuto. Se la “crescita interiore” è il traguardo primario, allora tutti gli insegnamenti concorrono alla relativa conquista. Responsabile principale dell’efficacia della coordinata, comune attività è il Consiglio di Classe.

5 Quale modello di scuola è il riferimento della formazione? La buona scuola vede il servizio scolastico frazionato in insegnamenti indipendenti. La cultura contemporanea, invece, muove in direzione opposta: identificata la finalità, procede alla sua graduale scomposizione in sottoproblemi fino alla determinazione delle responsabilità progettuali e operative dei singoli docenti.

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