Sin dal suo insediamento il Ministro Valditara ha affermato di voler continuare e completare il progetto avviato dal Ministro Bianchi sul reclutamento del personale docente apportando dei cambiamenti al fine di ridurre il precariato e promuovere in modo stabile un profilo docente di alta qualità “basandolo su un modello formativo strutturato e raccordato tra le università, le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e le scuole, idoneo a sviluppare coerentemente le competenze necessarie per l’esercizio della professione d’insegnante”.
La legge 79/2022 ha disegnato una procedura che dovrebbe diventare permanente, per il reclutamento dei docenti, la suddetta procedura prevede le seguenti fasi così articolate:
I docenti abilitati vincitori di concorso saranno immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato;
i docenti non abilitati vincitori di concorso riceveranno un contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico durante il quale dovranno sostenere un percorso formativo per conseguire i 30 CFU mancanti, superato il suddetto percorso, riceveranno il contratto a tempo indeterminato.
I vincitori del concorso su posto comune, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento, sono sottoposti a un periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo.
I vincitori di concorso non abilitati, superato l’anno di servizio con contratto a tempo determinato e dopo aver sottoscritto il contratto a tempo indeterminato, sono sottoposti a un periodo annuale di prova in servizio, superato il quale con esito positivo saranno confermati in ruolo.
La possibilità di partecipare alla procedura concorsuale per i non abilitati è prevista fino al 31 dicembre del 2024 purché abbiano conseguito i 24 crediti entro il 31 ottobre del2022, oppure conseguono i 30 crediti CFU entro il 31 dicembre del 2024.
Su quanto previsto dalla legge 79 del 2022, considerato che ancora non sono stati emanati i decreti attuativi previsti, e che i tempi tecnici previsti dalla normativa sembrano abbastanza stretti, da più fonti si ipotizza un rinvio della scadenza del 31 dicembre 2024, anche se ciò dovrebbe prevedere un ulteriore rinvio per gli ITP la cui possibilità di partecipare ai concorsi è prevista proprio fino al 31 dicembre del 2024, se non addirittura un cambiamento di rotta così come ha affermato il segretario generale dell’Uil Scuola Rua, D’Aprile dichiarando che:
“ il sistema dei concorsi messi in campo dal 2012 a oggi non ha dato risposte concrete” e quindi “va modificato”.
Procedendo:
Intervenire su questo terreno significherebbe modificare strutturalmente, una volta per tutte, il sistema di reclutamento garantendo stabilità non solo al personale interessato ma anche alla continuità didattica.
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