Personale

Cambio dell’ora e ricreazione, quali obblighi di vigilanza per i docenti

In questo articolo facciamo luce su alcuni aspetti relativi alla vigilanza degli alunni, a chi spetta e quando. In particolare, una docente chi chiede quali sono gli obblighi dell’insegnante durante il cambio dell’ora e la ricreazione.

Le responsabilità dei docenti

Come ricordato anche in un precedente articolo, la vigilanza degli alunni è contemplata dal comma 5 dell’art.29 del CCNL scuola, e prevede che l’insegnante è responsabile della vigilanza sugli alunni durante l’intero svolgimento delle lezioni.

Inoltre, il docente è tenuto ad essere in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad accompagnare gli alunni all’uscita. l’ultima ora di lezione. In particolare per la scuola primaria, è bene verificare che siano presenti i genitori degli alunni. Se così non fosse, l’insegnante non dovrà attendere all’infinito, ma segnalare il tutto al dirigente o chi ne fa le veci e consegnare l’alunno incustodito ai collaboratori scolastici.

Cambio d’ora e ricreazione

Per entrare nello specifico e provare a rispondere alla lettrice, in occasione del cambio d’ora, se il collega dell’ora successiva dovesse ritardare, è vietato lasciare la classe incustodita e senza sorveglianza. Se il ritardo dovesse essere consistente, si dovrà segnalare al dirigente scolastico. Vi è anche una sentenza della Corte dei Conti, la n. 86/92, che sancisce ciò: “sarà compito della direzione scolastica provvedere comunque ad affidare gli alunni ad altro personale, anche ausiliario, nei momenti di precaria e temporanea assenza dell’insegnante”. 

Anche durante la ricreazione, vige l’obbligo della sorveglianza da parte del docente dell’ora precedente alla ricreazione. In questo caso il docente potrebbe discolparsi nel caso in cui si riuscisse a dimostrare che, pur essendo presente, non ha comunque potuto evitare l’evento data l’imprevedibilità di quest’ultimo.

Tuttavia, è bene ricordare, che la vigilanza degli alunni di norma dovrebbe essere regolata dal Regolamento d’istituto, che dovrebbe fare chiarezza su questi aspetti molto importanti. Usiamo il condizionale perchè purtroppo, come ci è stato segnalato in passato, questo non avviene.

 

Ecco cosa rischia il docente che non sorveglia la classe

L’insegnante che non vigila sugli alunni, rischia un provvedimento disciplinare, in quanto non ha ottemperato ai propri doveri di vigilanza.

Infatti, secondo l’art. 55-bis del D.Lgs. 105/2001 si dovrà procedere così:

1) contestazione degli addebiti entro 20 giorni da quando si è avuto notizia del fatto.

2) convocazione della dipendente per il contraddittorio a difesa con un preavviso di almeno 10 giorni;

3) conclusione del procedimento entro 60 giorni, salvo che non sia stato richiesto e accordato (per gravi e oggettivi impedimenti) un rinvio della convocazione per più di 10 giorni; in tal caso la durata del rinvio si somma al limite di 60 giorni;

4) possibilità di un unico rinvio nel corso del procedimento, che si deve quindi concludere necessariamente.

La liberatoria dei genitori

Dallo scorso anno è stata introdotta la novità in merito all’uscita degli studenti minori di 14 anni, che dunque sancisce l’esonero del personale della scuola da qualsiasi responsabilità di vigilanza.

Infatti, “i genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori e i soggetti affidatari ai sensi della legge 184/1983, dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età di questi ultimi, del loro grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di loro autoresponsabilizzazione, possono autorizzare le istituzioni del sistema nazionale di istruzione a consentire l’uscita autonoma dei minori di 14 anni dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni” e che di conseguenza l’autorizzazione “esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza”.

Ma sul testo è specificato anche il fatto che la scuola viene esonerata da ogni responsabilità anche per quanto riguarda la salita e discesa dal mezzo dal bus scolastico. Infatti, il testo recita: “l’autorizzazione ad usufruire in modo autonomo del servizio di trasporto scolastico, rilasciata dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e dai tutori dei minori di 14 anni agli enti locali gestori del servizio esonera dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza nella salita e discesa dal mezzo e nel tempo di sosta alla fermata utilizzata, anche al ritorno dalle attività scolastiche”.

Fabrizio De Angelis

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