L’Italia piange la morte di uno dei suoi scrittori contemporanei più importanti. Andrea Camilleri è morto all’età di 93 anni.
Il suo ricordo però, non morirà ed è bene che a scuola si leggano le sue opere.
Tra gli autori contemporanei, non abbiamo dubbi, Camilleri ha rappresentato al meglio la cultura siciliana. Il suo attivismo civico e politico è parte fondamentale della sua figura. Il dialogo con i cittadini, il rapporto strettissimo con i giovani è sempre stato al centro quasi come una missione di vita.
Il suo contributo all’avvicinamento di giovani e meno giovani alla lettura è stato determinante.
La sua morte unisce tutti gli italiani nel lutto, anche quelli politicamente schierati dalla parte avversa dello scrittore.
Dunque perché non dedicare un approfondimento a scuola alle opere del maestro Camilleri.
Non parliamo solo del notissimo Commissario Montalbano, ma anche di altre opere, una su tutte: il Re di Girgenti, un romanzo poco conosciuto, pubblicato nel 2001, scritto in una lingua complessa e di difficile lettura, che narra le vicende del contadino Zosimo, che nel 1718 divenne re di Girgenti.
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