Immagini choc raffiguranti bambini (e adulti) danneggiati dalle malattie infettive: è stata questa, secondo quanto si legge in una nota diffusa dalla Fnomceo, la proposta sulla quale si sono trovati d’accordo i ricercatori, gli epidemiologi, i docenti universitari, i filosofi della scienza, i magistrati e i medici intervenuti al convegno ‘Vaccinazioni oggi’ promosso a Roma dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici.
È più utile ed efficace sostituire i (falsi) timori verso i vaccini con la paura (reale) dei rischi correlati alle malattie”.
Di malattie infettive infatti si muore ancora anche in Italia: “I genitori non hanno una reale percezione del rischio Le malattie infettive non fanno più paura, perché grazie alle vaccinazioni sono meno diffuse di un tempo. E invece non dobbiamo abbassare la guardia, perché basta un niente per farle riesplodere. Ma all’irrazionalità delle paure verso i vaccini serve poco contrapporre i nostri freddi numeri e grafici. Dobbiamo combattere le emozioni con le emozioni”: affermano gli esperti.
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Gli esperti hanno passato in rassegna i principali timori che frenano le vaccinazioni, dal caso dell’ex medico inglese Wakefield autore di uno studio che ipotizzava un legame tra vaccino per morbillo-rosolia-parotite e autismo, poi smentito da diverse ricerche successive, fino ai dubbi sugli eccipienti.
Le sfide per il futuro secondo i ricercatori sono ora eliminare le disuguaglianze di salute nell’accesso ai vaccini, eliminando i casi di poliomielite che riesplodono non solo in Siria ma anche in Paesi con condizioni igieniche avanzatissime e lavorare per diffondere la cultura delle vaccinazioni