Categorie: Politica scolastica

Campagna #iovoglioinsegnare e assemblee in tutti gli atenei italiani

Il Ddl Buona Scuola, denominato “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, è stato presentato dai Ministri Giannini, Madia e Padoan alla Camera dei Deputati.

Dopo settimane di discussione all’interno della maggioranza ed in seguito a continui rinvii, il Governo decide di adottare lo strumento del Disegno di Legge per intervenire sulla scuola.

“Se questa scelta, da una parte – dichiara Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di Link – Coordinamento Universitario – permette tempi più lunghi di discussione e restituisce centralità al parlamento, dall’altra la riteniamo assai pericolosa in riferimento alle assunzioni dei precari per il cui ci associamo alle richieste che vengono dai sindacati circa la necessità di varare un provvedimento d’urgenza per garantire le 150.000 assunzioni promesse fin dall’inizio del prossimo anno scolastico”.

“Risulta, a nostro avviso, inaccettabile l’uso della delega per riordinare la materia dell’abilitazione all’insegnamento: una forzatura democratica rispetto ad una questione che merita una riflessione ampia ed aperta.

Serve un metodo chiaro ed includente- continua Campailla di Link – per quanto riguarda l’abilitazione all’insegnamento, tema al centro della nostra campagna #iovoglioinsegnare, attraverso cui da tempo avanziamo proposte sia in riferimento al miglioramento della linee guida del Governo, ovvero le magistrali abilitanti, sia rispetto all’indizione di nuovi cicli di Tfa fino all’entrata a regime del nuovo sistema, migliorati rispetto all’inclusione dei tirocinanti nel sistema del Diritto allo Studio, alla progressività della tassazione, all’aumento di ore di tirocinio e all’implemento della qualità della didattica ed in ultimo alla necessità di revisione delle classi di concorso per garantire la coerenza delle classi di laurea (presenti nel D.M. 22/05) con le attuali classi di insegnamento, che permetterebbe a moltissime persone, oggi escluse, la possibilità di insegnare”.

“Nelle prossime settimane rilanceremo la nostra campagna attraverso assemblee ed iniziative negli atenei con gli studenti, tieffini, neolaureati ed insieme ai sindacati ed ai precari che condividono la nostra battaglia. Inoltre- conclude Campailla – saremo presenti alle prossime mobilitazioni in programma del mondo della scuola da parte delle associazioni studentesche, dei sindacati e dei comitati”.

Chiediamo alle forze politiche di farsi carico, nell’ambito della discussione parlamentare, delle proposte che provengono da un percorso che ha coinvolto migliaia di persone in tutto il paese negli ultimi mesi attraverso la campagna #iovoglioinsegnare.

 

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