Sicurezza ed edilizia scolastica

Campi Flegrei, paura per l’ennesimo terremoto. Proseguono i test di allontanamento. E nelle scuole, si fanno le esercitazioni?

I Campi Flegrei, luogo come è noto contrassegnato da un supervulcano, ma osservato pure dalla pericolosa vetta del Vesuvio, i terremoti ormai si susseguono con una certa frequenza, mettendo in comprensibile allarme la popolazione che da anni convive ormai con questo drago, controllandone e temendone i fenomeni di bradisismo.

E di fronte all’ultimo evento sismico, verificatosi proprio ieri e in parte anche all’alba di oggi,  è stata diramato dalla Protezione civile il comunicato secondo il quale i cittadini che lo desiderano, potranno partecipare al test di allontanamento assistito dalla zona rossa, seguendo le indicazioni dei propri comuni.

Le persone iscritte all’esercitazione, viene fato sapere,  saranno trasferite dalle aree di Attesa dei Comuni alle aree di Incontro situate fuori dalla zona Rossa. Le aree di Attesa sono le aree individuate dai Piani Comunali di Protezione Civile, dalle quali, in caso di necessità, partirebbero i cittadini della zona Rossa per il trasferimento assistito nelle Regioni gemellate.

A causa del fenomeno dell’overshooting il messaggio potrà essere ricevuto anche dagli utenti che si trovano nelle regioni confinanti o limitrofe alla Campania.

Tuttavia tali fatti, che periodicamente stanno interessando queta zona della Campania, dovrebbero in qualche modo indurre la Protezione civile e gli Enti locali, comprese le dirigenze delle scuole, a prendere in esame la messa in atto di regolari esercitazioni nelle scuole, che fra l’altro risultano essere un obbligo previsto dalla legge, in modo da fare acquistare dimestichezza ai ragazzi con le misure di sicurezza contenute nel piano di emergenza.

Si tratta dunque di effettuare almeno più di una prova di evacuazione durante l’anno, come del resto è indicato al punto 12 del DM 26/08/92 dove si riporta che devono essere effettuate almeno due prove di evacuazione nel corso dell’anno scolastico. 

A queste, secondo l’ultima nota n. 5264 del 18/04/18 dei VVF, bisogna aggiungerne almeno altre due prove antincendio.

 E  se non ci sono parametri stabiliti con esattezza millimetrica di comportamento, alcune modalità sarebbero inderogabili. Modalità del resto che si possono trovare, non solo tre le righe delle leggi ad hoc scritte ma anche nei siti della Protezione civile.

Queste esercitazioni inoltre, non solo si rendono utili per la salvaguardia della salute dei ragazzi, ma diventano pure veicolo di informazione nei confronti delle loro famiglie che in questo modo apprendono, direttamente dai loro figli, come comportarsi e quali misure adottare in caso di terremoto trovandosi a casa.

Pasquale Almirante

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