“L’alternanza scuola-lavoro è importante, ma nella legge del Governo è stata concepita male”.
A sostenerlo è stata, il 6 giugno, Susanna Camusso, a Vercelli per le celebrazioni del 110esimo anniversario della conquista delle otto ore lavorative.
Per il leader della Cgil, quanto previsto dalla Legge 107/2015 “tende a ridurre il tempo dell’istruzione e anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro. Così si indeboliscono le persone, perché le le imprese stanno trasferendo sul l’istruzione ciò che una volta toccava a loro”.
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“L’istruzione – ha continuato Camusso – ha il compito di formare cittadini consapevoli, mentre ormai pensiamo che lo studente deve arrivare in azienda che sa già tutto. L’alternanza scuola-lavoro va fatta, ma non solo in azienda: anche in un museo o in una biblioteca, perché l’Italia ha una grande ricchezza culturale a disposizione”.
Per la sindacalista della Cgil, quindi, “bisognava aumentare il programma d’istruzione, non brindare alla diminuzione delle iscrizioni all’università”.
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