Canale 5 non cambia idea: il Reality sui precari si chiamerà ‘Non è mai troppo tardi’
Non erano solo voci quelle sul reality televisivo di Canale 5, con protagonisti un gruppo di docenti precari della scuola per insegnare le nozioni base a dei vip poco colti che in occasione di altri reality dimostrarono tutti i loro limiti: si dovrebbe chiamare ‘Non è mai troppo tardi’, una sorta di rivisitazione in versione moderna del famoso programma Rai degli anni Sessanta, rivolto ai tanti italiani analfabeti, condotto dal maestro Alberto Manzi. E a condurre saranno probabilmente due volti noti del mondo dello spettacolo: Alfonso Signorini, direttore di Chi, e Federica Panicucci.
L’ispirazione degli autori del reality a quella fortunata ed utilissima trasmissione (furono milioni gli adulti ad imparare a scrivere e leggere grazie alle lezioni in ‘bianco e nero’ del professor Alberto Manzi). Secondo il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, oltre “a colmare, in una dimensione insieme seria e ludica, le lacune degli alunni-star”, i docenti precari tenteranno di spiegare quelle “materie scolastiche che ogni italiano, studente o ex studente, dovrebbe padroneggiare”, ad iniziare proprio dalla nostra lingua. In questo modo, ha continuato Donelli, “i telespettatori, una volta tanto, avranno occasione di misurare, e magari arricchire, le proprie conoscenze; e apprezzare, una volta di più, il valore di un bravo insegnante”. L’iniziativa servirà, inoltre, a “valorizzare una professione che è troppo spesso sottovalutata in un gioco di contrasto con la scarsa preparazione di persone note, simpatiche, amate dal pubblico, ma bisognose di rinfrescare le nozioni base dei tempi della scuola”.
Tutto chiarito? Macché, le parole del direttore di Canale 5 non hanno placato le polemiche. Dopo le proteste delle associazioni dei precari, secondo cui sarebbe offensivo dare 150mila euro ai supplenti, e del centro-sinistra, con la responsabile scuola Francesca Puglisi, secondo cui “il governo ignora i precari e loro diventano persino fenomeni da baraccone degli show”, la proposta è stata bocciata anche dal coordinatore della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio: il sindacalista ha detto che vanno respinte al mittente le “trasmissioni che assomigliano a un ‘gratta e vinci’ e che cavalcano indegnamente la disperazione dei docenti precari. Tutto ciò ci lascia sgomenti: se questo è il progresso a cui spingono i media – ha concluso Di Meglio – , la situazione è davvero drammatica”.